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La folla giuoca alla «loteria nacional» che è una specie di lotto colossale con un accanimento incredibile. Le corse di cavalli offrono un altro sfogo alla manìa del giuoco.

Non faccio per vantarmi, ma essa poteva dire di aver guadagnato al lotto, sposando un galantuomo, che in fine dei conti non era un allocco un povero, essendo milanese e nipote d'un zio canonico.

Clelia lottò un istante dentro di , poi nascondendo il capo fra le mani scoppiò in singhiozzi. Eugenio rialzò il capo, guardò Clelia, e poi me; passò ruvidamente la mano sugli occhi a detergervi le lagrime, e arrossì in volto come se vergognasse della sua debolezza. Da quel punto la conversazione languì.

Siamo al gran giorno. Per un po' lottò contro la ricordanza, cercò di ringraziarmi dei regali, anzi mi rimproverò perchè eran troppo belli... non stava bene.... mi fece sedere davanti al caminetto, s'inginocchiò a ravvivare il fuoco, ma il dolore fu più forte del coraggio e scoppiò in un tal pianto, poverina, che io mi alzai, aprii la bocca, alzai una mano, e stetti incapace, come un merlo, a guardarmi nello specchio, sopra le gambe che tremavano, tremavano, Gesù d'amor acceso!

Infatti chi mai, se non un caporale di fanteria, potrebbe risolversi a parlar d’amore la mattina presto, od anche nelle prime ore del pomeriggio? L’amore, come lo spiritismo, ha bisogno di un’atmosfera semibuia. Quelli che fanno ballare i tavolini sanno benissimo che gli spiriti si prestano volontieri ad entrare sotto le gambe delle tavole, magari a scendere dai lontani Empírei per suggerire tre numeri del Lotto, purchè il silenzio ed il raccoglimento creino la necessaria medianit

Quindi sognava una vincita al lotto o un altro vecchio buono come quel signore, che le accogliesse nella propria casa; ella, la mamma, sarebbe diventata la sua governante, e Tina avrebbe potuto educarsi meglio. Quasi sempre il sogno si fermava , perchè Tina toccava appena i dodici anni. Infatti alla fanciulla mancava ogni istruzione, benchè avesse imparato quasi misteriosamente a leggere e a scrivere fra quella gente così varia, povera e cupida, che rinnovava ogni giorno gli stessi espedienti per la conquista della fortuna o della sua illusione. Una esperienza breve ma singolarmente ricca la rendeva gi

Poste: Darnay Antonio, direttore gen. Zecche e monete: ISIMBARDI Innocenzo, direttore gen. PRINA Luigi, segr. gen. Lotto: SOLDINI Ambrogio, direttore gen. PALMIERI segretario gen. ESERCITO E MARINA: Stato maggiore generale dell'esercito.

La voce della vicina Grazie! Pietro Niente, per ora. Ma raccomandatevi ai santi protettori del lotto pubblico...: devono essere parecchi: e ci rivedremo a vincita fatta! Non ti scordar di me! E.. le.. o.. noo... ra! E... le... o... nora... La porta si apre subito. Eleonora, addio! Il lungo soprabito col frusto bavero alzato e l’unto cappello a tuba grondano acqua. Margherita In quale stato!

Notizie di alternative incessanti di scrocconerie e di accuse, di ricchezze e di miserie, di trionfi e di cadute, di truffe e di guadagni, giungevano per via dei giornali esteri e di qualche viaggiatore in Palermo. Si raccontava dell’arte sua di convertire il mercurio in argento, d’indovinare i numeri del lotto, di possedere il lapis philosophorum. Si parlava dei suoi titoli, ora di Marchese Pellegrini (da lui gi

Quest'uomo a' nostri riputato, che sbigottiva il popol saracino, pe' nuovi libriccini s'è ridotto a viver con la cabala del lotto! E brevemente, per andare in traccia della bizzarra, han posto ordin tra loro. Ognuno dalla stalla il caval caccia. Orlando non avea piú Brigliadoro: non è da dimandar se ciò gli spiaccia. Frontin non è piú vivo.