United States or North Korea ? Vote for the TOP Country of the Week !


E d'essere carabiniere e di trottare in corrispondenza da una stazione all'altra, sognò veramente un'ora dopo, quando il vino, facendo il suo effetto, lo ebbe dato per morto in braccio a Morfeo. Forse in quell'ora medesima, un vero carabiniere, disteso nel suo letticciuolo, sognava di aver vinto una quaderna al lotto, e di non portar più il pennacchio rosso e cilestro. Ahimè!

Così per molte ore accolse la misera debile fuoco di vita, e a lungo lottò fra l'ansia di una penosa agonìa.

L'uno rappretentava una Maddalena, l'altro un sant'Antonio, due brutte croste in apparenza con qualche sfilacciatura irrimediabile nella tela; ma le carni e le teste d'una morbidezza non comune indicavano un pennello antico, forse un Lorenzo Lotto, anche a giudizio dei più competenti.

La bella poesia italiana non si piegò umilmente, come la francese, alle regole vecchie, ma lottò sempre contro di esse. Dante, il Petrarca, l'Ariosto, piú che alle regole, si lasciarono andare alla prepotenza del loro genio, al bisogno delle anime loro, e riescirono grandi nella libertá.

Questa partenza non turbò gran fatto l'animo di Loreta. Era abituata alle stranezze di suo padre. Provò invece un turbamento infinito, un'oppressione potente, quando un giorno, per puro caso, udì dalle labbra di un servo la ragione che dalla gente si attribuiva alla precipitosa partenza di lui. Era un'accusa infamante, che le chiamò il rossore al viso e l'amarezza nel cuore. Lottò per non crederci, per rompere il fatale incubo di quel sospetto, per raccogliere le prove che contro suo padre si fosse ordita dall'altrui malignit

¹ Questa strofa di Giuseppe Giusti nella Apologia del Lotto ci dipinge la scena: «Se suonano a gogna, Ci vedi la piena; Ma in quella vergogna Si specchia e si frena? Nel braccio ti d

Chiarina mi disse che alla pazza non avevano trovato nulla addosso, infuori d'un piccolo e logoro portafogli nel quale erano due o tre soldi e, avvolto in un biglietto del lotto, un bel ricciolo di capelli biondi che somigliavano tanto a quelli della Virginia.

³⁵⁰ Una notizia preziosa pei poveri malati di Lotto: Questo giuoco, la cui officina era ed è sempre detta Impresa, chiamavasi prima di Napoli, poi di Palermo. D’Angelo, Giorn. ined., p. 257, scriveva: «26 gennaio 1799 nella Loggia della R. Accademia dei pubblici studi si fece la prima estrazione del Lotto con gran concorso di popolo, dei ministri a ciò destinati.

E S. Pasquale? ma io non sono degno di un miracolo. Datemi tre buoni numeri al lotto e i denari per giuocarli. Peste santa! come ci va! Mi bisognano ad ogni costo.

Giovinotto, gli disse, vengo dal paese delle cabale, delle piramidi, ed ho buoni numeri da dare agli amatori del giuoco del lotto: 21. 31. 49.