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Stava per cercare l'uscita, quando un lembo del tramezzo s'aprì e dinanzi gli comparve un uomo che fissò su di lui due occhi vivi, brillanti, a riflessi di due colori. Quell'uomo era alto di statura, magro, esile, colla carnagione di un color caffè al latte, capelli bruno chiari e barba nerissima. Sulle suo gote scorgevansi tre cicatrici parallele e una verruca.

Di fronte a un dualismo così chiaramente definito dal Potere attuale, tra il tentativo dei nostri a danno dell'Austria, e la violenta repressione governativa tra gli uomini coperti di cicatrici colte nelle battaglie dell'Unit

Ma ora Blas moriva. Blas il vittorioso, Blas l’omicida, il gallo fulvo, pieno di cicatrici, Blas l’intrepido, Blas l’incoricabile, ormai cadeva, rantolava, non poteva più reggersi... ancora un passo, due passi, l’ultima beccata, l’ultima speronata nel vuoto, e la vescica di sangue si gonfiava, pesava troppo, lo trascinava giù... Blas moriva.

Forse a compenso di questa mancanza di simmetria, ci sono sulla gran piazza di Dusiana due gelsi smisurati, giganti bistorti, pieni di nocchi, di gobbe, di cicatrici, coetanei, credo, dell'introduzione dell'arte della seta in Europa.

Dopo qualche tempo, il governatore finalmente entrò; entrò a passi gravi, e gettando in giro una torva occhiata (era codesto un suo moto caratteristico, e lo ripeteva assai spesso). E prima piantossi in piedi innanzi al camino col tergo rivolto al fuoco; l'ombra dell'alta e complessa sua corporatura si proiettò allora, allungandosi in giganti proporzioni sul pavimento e sulla parete opposta, tutta illuminata dalla rossa luce della fiamma; poi si volse, e gettatosi a sedere, dispiegò le mani a comunicar loro il vivo calore del fuoco. Il suo volto truce di cicatrici, met

La fontana del cinquecento è sempre maestosa, ma le sue statue, più che scollacciate, ignude, offrono ancora le cicatrici dei nasi rotti per una vendetta, dicesi, compiuta dai Messinesi³⁰, o dalla barbarica abitudine dei monelli

«I veterani delle armate della Sambre e della Mosa, del Reno, d'Italia, dell'Egitto, dell'Oriente, della grande Armata sono umiliati; le loro cicatrici onorate sono schernite; i loro successi sarebbero delitti e i prodi sarebbero ribelli se, come sostengono i nemici del popolo, i sovrani legittimi si trovavano tra le file delle armate nemiche.

La sua pelle, di color pan bigio, portava numerose cicatrici bianche ricevute in diverse battaglie; aveva naso acquilino, labbra sottili, zigomi poco salienti, occhi neri, tetri, che brillavano stranamente e una barba arruffata, ancora più nera, che dava alla sua faccia un'aria cupa, selvaggia, poco rassicurante.

Cancellate le cicatrici delle vostre catene, spianate le rughe che la miseria impresse sulla vostra fronte, non dimenticate ringhiose! le umiliazioni per cui siete passate e rammentate che unite potrete sempre sfidare ogni prepotenza straniera.

Ma non si eran forse detto tutto? E non avevan forse fatto male, a dirsi tutto? Massimo rispose vagamente che doveva scrivere alcune lettere urgenti; che si sarebbero veduti più tardi, alla Villa, verso le undici, senz'altro. Freddamente, l'avvocato promise di esserci, e si divisero, convinti che non si sarebbero riveduti quella sera, e forse mai più. Per dolce che sia il passato, esso è morto; e fantasmi, anche soavissimi, turbano l'animo dei più coraggiosi. Quando fu solo, Massimo si pentì di essersi condotto a casa quell'amico: tante chiuse cicatrici avevano stillato sangue, in quelle due ore! Mentre egli seguitava a fumare, nel salotto, udiva il suo servitore che riordinava la piccola stanza da pranzo; e poco dopo, il giovanotto gli venne a chiedere se avesse bisogno di lui, in quella sera, chè avrebbe voluto andarsene a trovare certi amici, per fare una passeggiata, con quel caldo così grande. Massimo, con una parola, lo licenziò: la porta si richiuse; egli era perfettamente solo. Ma la sua serata era perduta, postochè aveva voluto risalire imprudentemente il fiume del passato, in compagnia di una persona che aveva amata: il viaggio lo aveva scoraggiato, facendogli perdere quell'ultimo resto di morale pazienza, che lo aiutava a tirare innanzi quella solit