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con atto e voce di spedito duce ricominciò: «Noi siamo usciti fore del maggior corpo al ciel ch’è pura luce: luce intellettüal, piena d’amore; amor di vero ben, pien di letizia; letizia che trascende ogne dolzore. Qui vederai l’una e l’altra milizia di paradiso, e l’una in quelli aspetti che tu vedrai a l’ultima giustizia».

I venti e gli uragani scuotendo violentemente tutte le fronde avevano compiuta l’opera della natura, infrante le cime di qualche abete, lacerate alcune piante antiche, e data l’ultima pennellata al quadro stupendo.

Quando noi fummo sor l’ultima chiostra di Malebolge, che i suoi conversi potean parere a la veduta nostra, lamenti saettaron me diversi, che di piet

Sui capelli di lei, ravvolti e morbidi, Muta agonizza l’ultima vïola. Ella guarda laggiù, fra i nudi platani, Ritta, scultoria

Fra noi, per noi ne l’ultima tempesta, Musa del novo amor, cadrai!...»

Poscia rispuose lui: «Da me non venni: donna scese del ciel, per li cui prieghi de la mia compagnia costui sovvenni. Ma da ch’è tuo voler che più si spieghi di nostra condizion com’ ell’ è vera, esser non puote il mio che a te si nieghi. Questi non vide mai l’ultima sera; ma per la sua follia le fu presso, che molto poco tempo a volger era.

La povera Maddalena legata al suo posto dalle cure domestiche, dall’affetto alla sua Maria, divisa dai genitori dal governo straniero, non ebbe la consolazione di rivedere per l’ultima volta i suoi cari vecchi, che passavano da questa vita senza malattie, come lampade che si spengono per mancanza d’alimento. Il testamento del colonnello fu l’equo complemento della sua vita.

Di sera, quando tutto il borgo era nella chiesa, ella pure vi entrava, per l’ultima, non tra le fanciulle, non tra gli uomini, sola, in disparte; s’inginocchiava. Era fredda; i suoi lisci capelli neri le cadevan su gli occhi luminosi; usciva di ; un colore di paradiso entrava nell’anima di questa pascolatrice.

¹⁹¹ Villabianca, Diario, in Bibl., v. XXI, pp. 212-213, 218, 224, 231. L’ultima scena del piccolo dramma stupisce per la pena inflitta al funzionario giustiziere: e forse potrebbe avere una spiegazione pel tempo in cui essa si compiva. Eppure, diciott’anni dopo, quando si era alla vigilia del novantatre, accadeva qualche cosa di peggio.

E la tranquilla visïon le arride D’una stanza ove cuce Essa cantando, mentre il bimbo ride Del foco a l’area luce: Imbianca i vetri l’ultima carezza Del giorno in agonia, E al nido porta l’alitante brezza Le voci de la via.... .... Stride una squilla: al dormitorio austero S’affaccia e ghigna l’alba.