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Aggiornato: 10 luglio 2025
Ma la luce vivida del gas che si rinfrange nei lucidi e faccettati cristalli, nei fregi dorati, nelle pagliuzze d'argento, nei rasi vividi, vi attira lo sguardo sopra una vetrina, sopra due, tre vetrine.
Federici era riluttante. Lui e Romussi, nel viaggio di traduzione, avevano imparato che per le strade, di giorno, si attira l'attenzione di tutti i passanti. Vinse l'aria libera. Uscimmo e fummo contenti. La gente sostava sulle botteghe, i ragazzi ci correvano dietro, i passanti si fermavano a vederci, alcuni commentavano, ma noi passavamo senza darcene pensiero. Ormai ci avevamo fatto il callo.
Si dovria dire il Sogno e insiem la Vita, Approfondendo il vero ed il reale Ancor recondito, Poi spazïare ancor nella infinita Regïon che attira le instancabili ale. E il volpossente che la musa ispira, Dal seno della terra infino all'alto Ignoto vertice S'inalzerebbe in vorticosa spira, A ogni ascoso desir dando l'assalto.
Bambina, te ne scongiuro a ginocchio, non lasciarmi solo a portar questa croce. Non sono io che vi ho pensato il primo. Non sono io che ti forzerei se fossi sicuro che potremmo sottrarci a questo destino. E' son tutti congiurati contro noi, contro te. Il tuo barone di Sanza v'intingerebbe il dito. La polizia ci spinge, il vescovo ci spiana la via, Don Domenico Taffa c'invita, il tuo gesuita ti attira e ti prepara alla caduta... fino a monsignor Cocle sarebbe della partita, per quanto mi è sembrato comprendere dal discorso del capo di ripartimento. Possiamo noi sottrarci a questa marea di fango che ci assedia da tutti i lati, che c'inonda e che ci coprir
Quella che attira più gente, a tutte le ore, è l'esposizione delle belle arti. Ma a me manca quasi il coraggio d'entrarvi. Mi conforta soltanto il pensiero di non aver da rendere che l'impressione confusa della prima visita. Sono diciassette pinacoteche in una successione di padiglioni che si estendono da un'estremit
Si alza la tela, sulla quale è dipinta una scena di satiri, col vecchio Sileno ebbro, e siccome non sappiamo che cosa si reciti, è necessario stare attenti. Compare un vecchio usuraio che attira a sè la cantiniera di un reggimento, alla cui mano pretendono un cadetto ed un sergente. Questi fa la parte del buffone, non fa altro che bere continuamente acquavite.
Pigliamo nel vortice la cameriera che abbracciata, palpata e rischizzante di braccia in braccia, mi mormora accennando alla padrona: Se la intendeva cogli austriaci! Ma un accordo funereo e grave mi attira al pianoforte. Che cosa suona, signorina? Beethoven... Beethoven è più grande di Rossini. Un urlo selvaggio.
Egli sfida i rigori del verno per assistere all'opera, al dramma, ai concerti; egli sfida la neve per correre dove la danza lo chiama e lo attira, e non lascia la minima occasione per festeggiare l'amore e il piacere. Una molestia dell'inverno è il freddo delle mani e dei piedi.
No, no; ripeteva frattanto, non guardare laggiù. Non sai che il vuoto attira, bambina? Anch'io sono stato sul punto di cedere. Gisella, Gisella, anima mia, vita mia, che è mai questo pazzo giuoco? Mi avete fatto paura. Ma è possibile, una follìa come la nostra? No, cara, no, adorata, non c'è niente laggiù; non ha leggi il vuoto. L'amore, hai ragione, l'amore è tutto. Non è l'anima del mondo, l'amore? E noi lo vorremmo sacrificare a quattro leggi umane, nate dal fatto materiale della occupazione della terra, e condotte di sofisma in sofisma a giustificare la servitù delle anime? lo vorremmo sacrificare a quattro leggi, che passano e mutano, oggi più spesso e più facilmente d'un tempo, tanto che noi medesimi le disfacciamo anche prima di vederle cadere in disuso per virtù di costumi? No, no, viviamo, Gisella, ed amiamo; il resto è nulla, nulla, davanti all'amore, a questa sublime visione dell'eternit
Torno a’ miei greci con una breve digressione. Questi sacerdoti del buon gusto, questi felici interpreti della natura nelle sue forme più elette, ci hanno tramandato due tipi di bellezza femminea, la Venere de’ Medici e la Venere di Milo. La prima di esse è giunta intera fino a noi, vo’ dire con tutte le sue membra, epperò si mostra all’universale in tutta la leggiadria delle sue forme, in tutto lo splendore delle sue attrattive. La Venere di Milo è guasta; non ha più ciò che attira e trattiene; cionondimeno è stupenda a vedersi, e l’amore si mescola nell’ammirazione. Tutta la sua persona spira una divina maest
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