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Aggiornato: 16 maggio 2025


MORFEO. E tu bersaglio di staffili. PANURGO. Chi ti mirasse nel collo e ne' piedi, penso che ci troverebbe un callo delle collane e di cerchietti che ci hai portati. MORFEO. Chi ti vedesse le spalle, le troverebbe di piú colori che i tapeti che vengono di Soria. PANURGO. O forche, o scale, o capestri, che fate? MORFEO. O berline, o scope, o asini, dove sète?

Doveva discendere al piano terreno, passare una corte che non è mai finita, andare in ufficio, svegliare la guardia scelta in possesso delle chiavi e rifare la strada e le scale fino alla cella di colui che moriva. Non esagero dicendo che ci vollero venti minuti. Le guardie, abituate a questi avvenimenti quotidiani o settimanali, ci fanno il callo.

Federici era riluttante. Lui e Romussi, nel viaggio di traduzione, avevano imparato che per le strade, di giorno, si attira l'attenzione di tutti i passanti. Vinse l'aria libera. Uscimmo e fummo contenti. La gente sostava sulle botteghe, i ragazzi ci correvano dietro, i passanti si fermavano a vederci, alcuni commentavano, ma noi passavamo senza darcene pensiero. Ormai ci avevamo fatto il callo.

Abbiamo fatto il callo alle vostre invettive! Noi aspetteremo fino a quando la convinzione del poter fare non ci gridi: avanti!

Lo pianto stesso li` pianger non lascia, e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo, si volge in entro a far crescer l'ambascia; che' le lagrime prime fanno groppo, e si` come visiere di cristallo, riempion sotto 'l ciglio tutto il coppo. E avvegna che, si` come d'un callo, per la freddura ciascun sentimento cessato avesse del mio viso stallo,

Piaceva la cuccagna del soprassoldo, ecco! E veniva pur troppo il tempo che gli scassa pagliai fatto l'abito a una vita travagliosa e piena di pericoli, il callo ai delitti, minacciavano la societ

Lo pianto stesso pianger non lascia, e ’l duol che truova in su li occhi rintoppo, si volge in entro a far crescer l’ambascia; ché le lagrime prime fanno groppo, e come visiere di cristallo, rïempion sotto ’l ciglio tutto il coppo. E avvegna che, come d’un callo, per la freddura ciascun sentimento cessato avesse del mio viso stallo,

TRASIMACO. Ci ho fatto il callo a simil battaglie, non è questa la prima volta: eccomi qui sano e salvo, in carne e in ossa; mi è passato il dolore, e sento piú dolore che sia stato un solo, che delle bòtte. TRINCA. Lo potete andare a trovare, se volete far la vendetta. TRASIMACO. Bisogna tempo e commodo per le vendette, e non correre a furia. E poiché s'è fuggito, mi si rimollisce lo sdegno.

E tocca via con un mondo di parole cosiffatte e di ragioni sragionate e di rimbrotti senza causa e di lamentazioni e di chiaccole da non finirla più. Ad Antonio, benchè ci avesse ormai fatto il callo, quelle scene erano gravi. Aveva tentato di tutto per farla smettere alla moglie; ma , imporre silenzio ad una di cotali donne, era impresa da ben altri che il povero pittore non fosse.

Ma per avere compagno all'opera le moltitudini, per suscitarle dalla inerzia che le occupa, quali vie s'affacciano al forte che tenti l'emancipazione della sua contrada? Il popolo ha fatto il callo al suo giogo; il servaggio ha stampato profondo il suo solco sulla fronte del popolo, e la polvere di cinque secoli posa sulla sua bandiera.

Parola Del Giorno

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