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Il suo ingresso nella nobile capitale della Catalogna fu paragonato al trionfo che solevano concedere gli antichi Romani ai loro consoli vittoriosi. Andavano primi gli Indiani dipinti d’ocra a vari colori, secondo la foggia del loro paese, adorni di armille alle braccia, di piastrelle e di cerchietti d’oro alle nari. Dopo di questi, che camminavano portando i loro archi, le loro frecce e le loro zagaglie, venivano i marinai, portatori dei pappagalli vivi, dalle molte variet

MORFEO. E tu bersaglio di staffili. PANURGO. Chi ti mirasse nel collo e ne' piedi, penso che ci troverebbe un callo delle collane e di cerchietti che ci hai portati. MORFEO. Chi ti vedesse le spalle, le troverebbe di piú colori che i tapeti che vengono di Soria. PANURGO. O forche, o scale, o capestri, che fate? MORFEO. O berline, o scope, o asini, dove sète?

Gran copia di aurei cerchietti d'oro le rifulgevan attorno alle ignude, bellissime e tondeggianti braccia. Ah! l'ammirabile almea! esclamò Notis.

Luca, uomo di statura bassa e fortissimo, aveva una dolce barba bionda intorno al viso colorito; e, come le femmine, alli orecchi portava due cerchietti d’oro.

Così ’l maestro; e io «Alcun compenso», dissi lui, «trova che ’l tempo non passi perduto». Ed elli: «Vedi ch’a ciò penso». «Figliuol mio, dentro da cotesti sassi», cominciò poi a dir, «son tre cerchietti di grado in grado, come que’ che lassi. Tutti son pien di spirti maladetti; ma perché poi ti basti pur la vista, intendi come e perché son costretti.

Cosi` 'l maestro; e io <<Alcun compenso>>, dissi lui, <<trova che 'l tempo non passi perduto>>. Ed elli: <<Vedi ch'a cio` penso>>. <<Figliuol mio, dentro da cotesti sassi>>, comincio` poi a dir, <<son tre cerchietti di grado in grado, come que' che lassi. Tutti son pien di spirti maladetti; ma perche' poi ti basti pur la vista, intendi come e perche' son costretti.

Così ’l maestro; e io «Alcun compenso», dissi lui, «trova che ’l tempo non passi perduto». Ed elli: «Vedi ch’a ciò penso». «Figliuol mio, dentro da cotesti sassi», cominciò poi a dir, «son tre cerchietti di grado in grado, come que’ che lassi. Tutti son pien di spirti maladetti; ma perché poi ti basti pur la vista, intendi come e perché son costretti.

Cosi` 'l maestro; e io <<Alcun compenso>>, dissi lui, <<trova che 'l tempo non passi perduto>>. Ed elli: <<Vedi ch'a cio` penso>>. <<Figliuol mio, dentro da cotesti sassi>>, comincio` poi a dir, <<son tre cerchietti di grado in grado, come que' che lassi. Tutti son pien di spirti maladetti; ma perche' poi ti basti pur la vista, intendi come e perche' son costretti.