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Aggiornato: 2 giugno 2025


Non potevano, per es., nella scena 3 dell'atto II degl'Ingannati rimanere un «lamas hermosas mozas» e un «ellacca ob alcatieta» che sono stati rispettivamente ridotti a «la mas hermosa moza» e «vellacca alcahueta». E cosí, nell'uso degli accenti e del «h» iniziale, se ho rispettato di regola le antiche stampe da me poste a fondamento di questa nuova edizione, e se ho scritto indifferentemente «á» e «a», «hacer» e «acer» ecc., me ne son però allontanato ogni qual volta la mancanza dell'accento o del «h» potesse ingenerare confusioni ed equivoci.

Poi che su i sacri altar l'alto mistero, E fur gli uffici de la forniti, Doroteo rese grazie al gran guerriero, E fur di lui cotali accenti uditi: Or che per la tua man fugge leggiero L'affanno, onde a ragion fummo smarriti, Giustissima ragion ne stringe il core A dar pregio di gloria al tuo valore. Ma qual fia mai per così larga impresa Lingua mortale a faticarsi ardita?

I suoi detti cadevano fieri, spietati, incisivi sulla povera donna. Ella nel delirare del suo spirito intenebrato, non li capiva bene del tutto quelli accenti, ma li sentiva piombare dolorosissimi sull'anima.

Diffonde poscia minaccioso, orrendo Fragor, che turba l'ampia valle inferna, Che fa tremare il Tartaro tremendo, Che scuote i campi de la notte eterna; Prorompe al fin sulfureggiando, ardendo In vasti accenti la procella interna, E sgorga fuor l'irrefrenabil ira; Colmo d'orrore ogni demonio il mira.

Allorchè la calma dell'amoroso foco consentiva a Bianca il pensiero di cose meno affannose, spargeva i suoi accenti a sollievo degli altri che le stavano intorno.

La voce dolce, carezzevole, armoniosa di quella giovane, che si accalorava nella lettura, che a certe pagine appassionate trovava accenti di una soavit

Ed invano gridavan tutti quei poveri caduti; troppo ci vorrebbe a numerarli tutti ed a trascrivere gli accenti d'ira, di bestemmie, non meno che i lazzi curiosi che facevano crepar dal ridere: e, come ben pensate, lettori carissimi, neppur uno di quelli che erano all'intorno dei caduti divisava di dare aiuto ai meschini attrappati dalla panca del signor Basilio; ma invece si divertivano a far calca all'intorno di quel mucchio di gente, la quale dava uno spettacolo ridicolo.

Altre, di te più caute, Si ribellano al mondo E, odïandoli, agli uomini Fanno il viso giocondo; Ed, ingannate, ingannano; E rubano, baciando; E ridono, sputando In fronte ai derubati! Innanzi a lor si inchinano Gli sciocchi riverenti, E i poeti le ragliano Con patetici accenti, E le madri del popolo, Che soffrono la fame, Alle fanciulle grame Le citano a modello!

Era una canzone di Weber non sappiamo più bene quale una di quelle in cui il gran Tedesco ha infusa tutta la sua anima d'artista. Il motivo sorgeva semplice, chiaro una melodia mesta, triste, piena di dolci languori e di accenti strazianti, incantevole come una poesia d'amore, tetra come lo sperdersi di una speranza.

Parola Del Giorno

dell’esule

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