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Pallida luce del lontano oriente, Sia tu di nebbie apportatrìce o nunzia Di lieto sol; abbia tu rose al crine O di pioviggin umida ne venga, Nulla ti chieggo!... I desiderii miei Non han confine, e, novello Epulone, In questo inferno, ove innocente caddi, Io mille volte vo' morir di sete Pria di volgermi a te pietosamente Mendicando una gocciola!

insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch'al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de l'una de le luci nove si mosse voce, che l'ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove; e comincio`: <<L'amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l'altro duca per cui del mio si` ben ci si favella.

Per l'effetto della scena, A' tuoi piè, signor, mi getto.... Deh! non volgermi la schiena.... Ti commova il mio dolor.... Innocente fu il duetto... Son qual ero, onesta e pura.... Ci batteva la misura Dell'orchestra il direttor.... È mio destino... E innocenza vanti ancor?.... PRIM. Attestar che il vero ho detto Può l'orchestra tutta quanta L

insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch'al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de l'una de le luci nove si mosse voce, che l'ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove; e comincio`: <<L'amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l'altro duca per cui del mio si` ben ci si favella.

GIULIO. Un che ti spedirá tosto. Volgiti. SQUADRA. Non posso volgermi: ho la schiena troppo dura adesso. Paga un che ti ubedisca. GIULIO. Dimmi, Squadra, donde vieni, dove vai e che robbe son queste? SQUADRA. Vengo da comprare, vo a casa per apparecchiare il banchetto, ché il capitano s'ammoglia questa sera. Ecco t'ho detto donde vengo, dove vado e che robbe son queste.

Beatrice a mano a mano che la supplicavano volgeva intorno gli sguardi minacciosi. Per sorte i suoi occhi vennero ad incontrarsi con quelli del Luciani, i quali divampavano maligna esultanza: ormai sicuro dell'esito del suo nuovo trovato, egli covava la nidiata dei traditi. Ira, ribrezzo, e soprattutto senso di schifo infinito agitarono l'anima di Beatrice, che per poco non proruppe: pur si contenne; non tanto però, che queste diverse passioni non le si vedessero passare per la fronte, a modo di nuvole traverso il disco della luna. Rimessasi alquanto, con voce fioca, che poi a mano a mano le crebbe, risoluta e gagliarda prese ad ammonire i suoi congiunti in questa sentenza: Che voi non abbiate potuto resistere alla prova dei tormenti, e piegato ai primi assalti del dolore, e fatto gettito della vostra bella fama, come il soldato che abbandona l'arme nel giorno della battaglia, io intesi con infinita amarezza dell'anima mia, ma mi astengo di rimproverarvelo: solo mi sia concesso di volgermi severamente a voi, e domandarvi perchè mi vogliate a parte della vostra ignominia? Due avevano ad essere le Regine dei dolori; una in cielo, l'altra in terra; ed io sono la terrena. Non m'invidiate, vi supplico, la mia corona di martirio, dacchè io la porti più gloriosamente che se fosse di gemme. Udite! Uomini santi ci hanno ammaestrato come noi non possiamo volgere le mani micidiali contro il nostro corpo, ch'è fattura di Dio, senza fare violenza alla volont

insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch’al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de l’una de le luci nove si mosse voce, che l’ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove; e cominciò: «L’amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l’altro duca per cui del mio ben ci si favella.

Essa, benchè cadavere, stringeva ancora tra le sue mani, che sembravan tanaglie, alcuni frantumi degli oggetti che avea tentato di portar via. «Tutto ciò accadde in un volgere d'occhio, e ripresi la mia corsa precipitata verso il basso senza più volgermi indietro.

Piangete per me? non cesso io forse dai patimenti? non s'ammutolisce finalmente il mio lamentar lungo? a che pur starsi ogni a contristarvi coll'eterno mio pianto... Rattemprate l'ambascia: omai esservi dovea di solo peso la mia vita dolente... non vi sia però ne' della vostra vecchiezza, dispiacevole la ricordanza di Marcellina: padre, la figlia vostra oltre l'amore non sentì altro affetto che quel dolce fremere che nel mio cuore commoveano i vostri accarezzamenti, altra vaghezza che raccorre dal soave volgermi del ciglio testimonianza di paterna tenerezza... Ah non restatevi lungi da me a spargere lagrime!... qui... qui le versate in questo seno ove egli versò col sangue la vita... Cingetemi colle vostre braccia: ch'io possa ancora, mentre rendo gli spiriti estremi, deliziarmi di qualche affettuoso amplesso; che questo cuore schiuso ad ogni infortunio possa anche una volta palpitare soavemente e poi tacersi per sempre.

insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch’al piacer che i move conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de l’una de le luci nove si mosse voce, che l’ago a la stella parer mi fece in volgermi al suo dove; e cominciò: «L’amor che mi fa bella mi tragge a ragionar de l’altro duca per cui del mio ben ci si favella.