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Farinata e ’l Tegghiaio, che fuor degni, Iacopo Rusticucci, Arrigo e ’l Mosca e li altri ch’a ben far puoser li ’ngegni, dimmi ove sono e fa ch’io li conosca; ché gran disio mi stringe di savere se ’l ciel li addolcia o lo ’nferno li attosca». E quelli: «Ei son tra l’anime più nere; diverse colpe giù li grava al fondo: se tanto scendi, l

Impossibile: a quell'ora, la strada è deserta; nella palazzina, non c'è anima viva; ho io le chiavi in tasca. Dunque? E le prendeva le mani, baciandole. Senti: vado subito a preparare una cenetta da innamorati. Non mi dire di no!... Delle frutta, dei biscotti, dello Champagne! Ci penserò. No, no.... devi dire di . Sta zitto, che vien gente! Ma dimmi di , allora!

Eccolo quivi d'una polcella, mediantovi la vertú del Spirito Santo, poverissimamente nasciuto. Dimmi, uomo, dimmi, animal di ragione, qual umiltade di cotesta maggiore potriasi unqua imaginare?

Quante volte lo vuoi sentire, Clara! Gli è che non lo dici mai, mai, mai! A che serve? Mi serve: mi serve immensamente. Te ne prego, Giovanni, Giovanni mio, mio amore, dimmi se mi vuoi bene! Ti voglio bene diceva lui, a occhi bassi, quasi per forza. Quanto? Quanto posso. E poco, è vero, è poco? Perchè mi ricordi che sono un poverello, in fatto di amore? Perchè mi rinfacci la mia miseria?

Tu mi empi di terrore... ma parla... ma dimmi... E potrei dirle io, e tu ascoltarle? Se io le palesassi, tu vedresti il mio rossore rompere il buio della notte che ne circonda... io morirei di vergogna ai tuoi piedi.

Lusinghiera! Infame! mormorava il povero ufficiale fuori di .... Quale cumulo di menzogne, di delitti! Quale ipocrisia!... Prima di morire, dimmi in qual modo conoscesti mia madre.... Ve lo dirò, rispose Camilla. Ella era sorella a mio padre. Fino dal 1365 era ritornata in Dalmazia e viveva con noi. Tre anni dopo ci recammo tutti a Venezia, perchè ella volle vedervi ad ogni costo.

Dimmi la verit

Suggellò il biglietto, dopo averlo piegato più stretto che potè, e lo consegnò al fido Giuseppe. E dimmi, gli soggiunse, potrai farmi avere ad ogni modo la risposta? Non dubiti, illustrissimo; se una risposta ci sar

Cipriani scrive a De Felice: «Se mai farai o tenterai qualche cosa, spero penserai a meAvrebbe potuto scrivere ciò se fosse stato a parte di una cospirazione e se cospirazione vi fosse stata? Cipriani continua: «Dimmi qualche cosaDunque egli non sa nulla!

Dimmi: che cosa successe a mio padre quando io bambino rimasi colla mamma alla capanna delle Alpi?