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Certo la vittoria aveva commosso il Sole! Il Sole, grande occhio attento di arpeggiatore seguiva sulle lunghe sue corde tese i galoppanti accordi i maliziosi pizzicati e le molli frange di vibrazioni sbocciate nel cielo. Il Sole si moltiplicava nell'ampio cielo orchestrale. Volubilmente si innalzavano delle nuvole, tortili come canne d'organo e mantici profondi nei quali il Sole comprimeva a forza di pedale i Venti globulosi. Questi diventavano soffii melodici e salivano salivano ad inaffiar di fantasia le infinite orecchie attente, invisibili, delle invisibili stelle. Il calore dei suoni era tale che le nuvolose canne d'organo s'incendiavano al passaggio d'ogni nota fondendosi qua e l

Era un'invernata delle più rigide e perverse: intenso oltre modo durava il freddo, il cielo mostravasi sempre coperto da fosche nebbie, tutto il piano ed i monti biancheggiavano per alte nevi che frequentissime cadevano e venivano congelate al suolo dai gelidi soffii settentrionali. Sembrava non dovere esservi tempo che meno di quello fosse propizio all'armeggiare, più indicato al riposo delle truppe negli alloggiamenti, pure Lodovico Vestarino, sia che avesse sentore che all'aprirsi della stagione giungere dovevano rinforzi di bande tedesche al Castellano, sia che non potesse per altre cause frapporre indugio all'incominciamento delle ostilit

Il riso slancia da l’acquoso piano Gli steli verdi e snelli, Sorgon bianche ninfee da le paludi, Variopinte corolle in mezzo ai prati, Ovunque i soffii ravvivanti e crudi Son dei fieni falciati; Un’alma vive in ogni filo d’erba. Un’alma vive in ogni atomo errante. Tutto, con franca volutt

Erran per l’aere Lievi, invisibili Battiti d’ale, Soffii, bisbigli.... Passano larve Presso il guanciale.

Si sentìa l'epitalamio Ineffabil della sera, V'eran soffii e note languide Che turbavano la mente, E facevan che le spente Rose antiche rifiorissero In ogni anima più nera. L'amour pleure en tout temps et triomphe en tout lieu. A me, stupito, apparve un giovinetto Coronato di rose il crin ricciuto. Mi sorrise e guardò, ma stette muto Al mio cospetto.

O amore, amore, amor!... Tutto ti sento Divinamente palpitar nel sole, Nei soffii larghi e liberi del vento, Nel mite olezzo trepidante e puro De le prime vïole! Come linfa vital, caldo e ferace Vivi e trascorri nei nascenti steli; Con le allodole canti; angelo audace Fra mille atomi d’ôr voli, e cospargi Di luce i mondi e i cieli.