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Ma intanto i nostri vecchietti, giunti sulla sessantina, dovevano per obbligo di coscienza guardarsi dalle cose false e tener da conto lo stomaco: non meritano lode, se al'avvicinarsi delle feste comperavano una gallinetta viva per nutrirla colle loro mani? La cara bestiola passeggiava per casa da circa tre mesi, chiocciando, piluccando, ruspando, come fanno tutte le sue pari.

Il figlio della signora, un ragazzo che odorava di poesia, appena fu alla nuova casa e, per la finestra del tinello, vide le monache, fu preso da un impeto sentimentale e stampò una sessantina di versi claustrali in un giornaletto letterario. Il povero canarino poeta pur lui, era stato tolto piccoletto al nido, e più non ricordava dove e come.

A qualcuna di quelle finestre appariva talvolta una donna, cui si leggeva in faccia lo sconsolato pensiero di trovar quella casa troppo vasta per la sua poca famiglia; e i popolani della via la salutavano con rispettosa dimestichezza. Essi la chiamavano la vedova, e i ricchi la signora Maddalena. Aveva cinquant'anni, e mostrava la sessantina, sebbene i suoi capelli fossero ancora neri, e le pendessero dalle tempia due riccioloni, che nella sua giovinezza dovevano essere stati una leggiadria. Ma le guancie attenuate, alcune rughe della fronte, il pallore delle labbra, e più di tutto il portamento della persona scemata; le davano quelle apparenze che fanno pensare al sepolcro. Essa non era nata a D...... ma dall'altra vallata della Bormida, come da terra straniera, ve l'aveva condotta sposa giovanissima il padrone di quella casa; col quale erano vissuti sempre d'un animo e d'un cuore; e morendo la lasciava con un figliuolo che nel 1794 aveva venticinque anni. Questo giovane, venuto su bello e vigoroso, era stato avviato a modo negli studi di latinit

Facevo parte, col Panzacchi e lui, della commissione esaminatrice degli scritti per la gara finale dei Licei del regno, nella quale il Ministero della Istruzione pubblica concede una medaglia di oro. Ci riunivamo in una sala della Minerva due volte il giorno. Gli scritti da esaminare erano una sessantina. Il Panzacchi aveva fretta di tornare in Bologna, e appena gli capitava in mano uno scritto che dalle prime tre o quattro pagine si palesava molto mediocre, tale da non presentare nessuna probabilit

Si andò ad aprire, ed un uomo sulla sessantina entrò tutto stravolto. L'oste al vederlo mise un grido di sorpresa; un altro ne mise la moglie. Voi qui! esclamarono insieme, volgendosi al nuovo venuto. , per mia disgrazia, rispose egli. Che volete dire? Che sono ben sfortunato! Oh se sapeste che cosa è avvenuto a me ed a mio figlio! Spiegatevi una volta. Adesso, lasciatemi sedere.

Sicchè, è inutile aspettarle, è inutile sperare.... Ma tu, le conosci? Fleno , a me queste farfalle latitanti concedono qualche minuto della loro presenza e della loro conversazione, perchè io, capisci?, essendo vecchio decrepito, non arreco loro spavento.... Anzi, ispiro fiducia.... Arunto La chiama fiducia, lui. Fleno Lo potrai fra una sessantina d’anni, cioè quando sarai vecchio come me.

Che strana figura! Per un pezzo rimanemmo tutti attoniti a guardarlo. È un uomo sulla sessantina, mulatto, quasi nero, di mezzana statura; ha una testa grossissima e oblunga, due occhi lampeggianti che lanciano uno sguardo astutissimo, un gran naso forcuto, una gran bocca, due file di denti enormi, un mento smisurato; e malgrado questi tratti ferini, un sorriso affabile, un'espressione benigna e modi e inflessioni di voce quanto si può dire cortesi. Ma con nessuna gente quanto coi mori, dice chi li conosce, è facile ingannarsi giudicando l'animo dall'aspetto. Non nell'animo però, nella testa di quell'uomo io avrei voluto vedere! Non ci avrei trovato per certo una grande dottrina. Forse non più che qualche pagina del Corano, qualche periodo della storia dell'Impero, qualche vaga nozione geografica dei primi stati d'Europa, qualche idea di astronomia, qualche regola d'aritmetica. Ma in compenso, che profonda conoscenza del cuore umano, che prontezza di percezione, che sottigliezza di scaltrimenti, che trama intricata di faccende lontanissime da ogni nostra consuetudine, quanti curiosi segreti di reggia, e chi sa che guazzabuglio di rimembranze d'amori, di supplizi, d'intrighi, di vicende strane e tremende! E c'era fors'anche, sotto quel bianco turbante, un concetto della civilt

Natale le disse che le voleva bene e se la sposò così com’era senza un soldo di dote un cencio di corredo. Allora bisognò fare i conti, e il patrimonio si trovò ridotto ad una sessantina di mila lire, tanto da vivere discretamente, ma rigar diritto.

Quanto al pubblico.... Mio Dio! Lo avete mai sviscerato, questo ente collettivo che si chiama il pubblico? Su mille spettatori che assistono all'opera, io ve ne do una sessantina, un centinaio al più, che comprendano qualche cosa del dramma e della musica. Tutti gli altri sono in teatro per guardarsi, per far all'amore, per vedere delle spalle nude e delle coscie in maglia.

Enrica in quel giorno riceveva: una sessantina di signore, e altrettanti gentiluomini, e forse più, l'aveano per varie ore costretta a quella tensione, a cui una padrona di casa deve sottoporsi per saper interrogare tutti, rispondere a tutti, ascoltar tutti, per andare dall'uno all'altro: per dir a tutti la cosa più grata, o più pungente, secondo l'intenzione.