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Salì egli pure, si mise a fianco della moglie, e dato al vetturino il nome d'un caffè, riprese: Tutti i grandi scrittori, tutti i grandi artisti, tutti gli uomini che avevan da dire o da fare qualchecosa d'originale, han cominciato sciupando il loro tempo, per assecondare la famiglia; sono stati commessi, scrivani, impiegati, copisti.... Poi un bel giorno han trovato il coraggio di rischiare il gran colpo, si son ribellati alla tirannia di casa, e si sono gettati a mare.

La domanda era volta agli scrivani; ma dimorando a parlare, Tegolino rispose per loro: Perchè prima dicevano ch'ella era falsa; e poi sottovoce avvertì Luparino, che sarebbe stato meglio comprarne tanto vino di Orvieto, e berselo in compagnia.

I pescatori generalmente lasciano la spiaggia la sera verso l'Ave Maria e rimangono in mare tutta la notte; al mattino il pesce viene posto in recipienti coperti di paglia, ed alla sera è imballato per esser spedito nella notte con i carri a Roma. La sera si può godere una scena animatissima. Gli scrivani, seduti ad un tavolo, al lume di una lanterna, registrano la merce; i pescatori stanno all'intorno, occupati gli uni a trarre fuori dalle ceste il pesce, altri a spezzare il ghiaccio ed alcuni infine ad accomodarlo. Le variet

Che scandalo è questo? tuono con voce di rimprovero. Gli scrivani, come i ranocchi se odano cosa onde abbiano paura cessano il gracidare importuno, e tuffansi nell'acqua paludosa, chinato il capo non fiatavano verbo. Tegolino si rannicchiava presso le gambe dell'avvocato Farinaccio, in quella guisa che i pittori sogliono dipingere l'aquila ai piedi di Giove.

Tegolino, urlarono gli scrivani, tienti stretto il tesoro: vuoi tu diventare duca? Da' voce di comprare Benevento: vuoi tu che io ne dica una parola al Papa? Il palazzo Farnese per magione ti basta? Se no, tu ci farai la giunta come Sisto al Vaticano... Vediamo un po' quanto ti ha dato il carbonaro.

Allora, dietro una specie di paravento, venne fuori un omarino mezzo spelato e con barbetta caprina, il quale subito si rivelava come appartenente alla nobile, antica classe degli scrivani, che le macchine da scrivere e le dattilografe vanno distruggendo in modo spietato. Pareva abituato a questa specie di cicloni familiari, perchè si mise senz'altro a raccogliere le carte e i libri.

Gli scrivani, vedutolo con la coda dell'occhio, non si mossero, e continuarono a scrivere senza mai levare il capo di sopra la carta. Oe! Ci è l'avvocato? Qui no... a casa forse... Io vi domando se sia qui, non a casa. E se ci fosse! O che volete che compri carbone nello studio? Ditemi, sareste di quelli che credono che si arrostiscano i clienti? Dio me ne guardi!

I gradi di tutta la coorte, per non dire baraonda, che segue la corte sono così distribuiti: comandante l'avanguardia, gran mastro di cerimonie, gran sorvegliante l'andamento di casa o maggiordomo, tesoriere, segretario particolare per le corrispondenze, dragomanno e ministro per gli affari esteri, scrivani, custode al tesoro, custode alle guardarobe reali, scudiere o sorvegliante i cavalli e le mule, sorveglianti alla carne, alla farina, al pane, al tecc, ecc.

Il Pusterla trovava in fatto Parigi gajo, vivace, pieno di quel fecondo movimento, che infonde ad un paese il fiore della gioventù radunata. Tanti v'erano gli studenti, che a fatica trovavano alloggi sulle piazze; li vedeva discorrere o disputare, seduti in circolo sopra la paglia: nella via degli scrivani aveano tutto quel che occorresse per lo scrivere: diecimila amanuensi attendevano continuamente a copiare libri. Gli scolari la mattina badavano alle lezioni, il dopo pranzo alle dispute, la sera alle ripetizioni. Quest'era il lato bello; ma Francesco scoprì ben presto le magagne che vi covavano; attorno ai venditori di vino, che lo spacciavano per le vie, quei giovani commettevano disordini d'ogni maniera: usurieri ed ebrei traevano profitto dall'inesperta loro generosit

Il Farinaccio appena ebbe scorto il carbonaio, con modo cortese gli disse: Io so che ieri i miei scrivani vi arrecarono disturbo: ve ne domando scusa per essi: gli ho ammoniti per guisa, che spero averne loro tolto il ruzzo di ricominciare con altri, e con voi. Adesso favorite dirmi in che cosa io possa sovvenire ai bisogni vostri. Parlate, e, se vi piace, sedetevi. Parlerò in piedi.