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I capelli neri, che traevano all'azzurro intenso come la classica ala del corvo, i neri occhi, le lunghe ciglia, il naso profilato, la bocca vermiglia, il volto ovale, l'incarnatino delle guance, i delicati contorni del collo, erano tanti ingredienti coi quali uno scrittore esercitato avrebbe potuto comporvi una bellissima testa, e che noi, non sapendo far meglio, vi mettiamo qui alla rinfusa, perchè vogliate formarvela da voi, coll'aiuto della vostra immaginazione.

Diogene trovò superflue tante cose, che volle che gli bastasse per palazzo una botte e per tazza da bere il concavo della mano: ma egli però campava a spese d'altri, che dal commercio traevano il vitto per e per lui; e se tutti l'avessero imitato, averebbe forse spiaciuto a lui ancora l'andar a cogliersi di sua mano le ghiande.

Ora , che il Bixio non si poteva reggere instando di avventarsi in massa co' nostri contro l'altro caseggiato del crocicchio; lo tennero, ponendo ordine allo assalto il quale fu ammannito così: dinanzi i legionari e gli emigrati traevano palle a grandine mentre due squadre di bersaglieri stretti correvano di contro alle case, dove giunti un cinquanta di passi forse lontani sbandaronsi; precipitano i nostri nello spazio, che passa tra l'una casa e l'altra, il quale così era breve, che la fiamma dei fucili nemici bruciò i capelli a parecchi dei nostri.

Del 1433, datagli dalla sorte una signoria composta di partigiani suoi, chiamò Cosimo a palazzo, sostennelo, fecelo esiliare, e tolse poi i nomi de' partigiani di lui dalle borse onde si traevano a sorte i magistrati.

"Imparavano a trarre," continuò il Ghiro, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi, perchè moriva di sonno; "e traevano cose d'ogni genere tutto quel che comincia con una T " "Perchè con una T?" domandò Alice. "Perchè no?" gridò la Lepre-marzolina. Alice zittì.

pur vero, rispose Gabriele montandogli all'incontro, v'avevamo incappato, ma vi fu chi tagliò il nodo e ci rese libero il corso a ritornarcene a Musso". "Mai , che s'aspettavamo che veniste voi a scioglierci dalla ragna, disse Maestro Lucio, stavamo freschi! ci traevano a loro posta gli occhi, il sangue, la pelle e giungevate in tempo come il soccorso di Pisa!"

«Io ero nel più bel paese del mondo, una spiaggia tutta frondosa e fiorita, dinanzi a un mare azzurro aleggiato da tepide brezze, veleggiato da candide ali. Un tempio marmoreo sorgeva dinanzi al mare, ed era dedicato alla Fortuna. Giorno e notte la gente vi traeva da ogni parte, per tentarla, e coloro che la mutevole Dea favoriva ne uscivano carichi d'oro, e quelli che osteggiava si precipitavano, ridotti alla miseria e alla disperazione, da altissime rupi sopra irte scogliere. Il tintinnio dell'oro scandeva le musiche echeggianti sotto le vôlte del tempio; creature di favolosa bellezza vi si aggiravano, affascinanti come sirene. La donna dalla cui vista rimasi abbagliato non era la più desiderata: altre si traevano dietro codazzi di spasimanti; ed io sentivo il bisogno di render conto a me stesso della mia scelta, pensando a quel che ci accade quando siamo dinanzi alla mostra d'un gioielliere. Anche se non abbiamo da comprar nulla, se fantastichiamo che qualcuno, un amico straricco e generoso, o lo stesso mercante, ci offra di portar via un oggetto di nostro gusto, noi non preferiamo il più vistoso, ma il più squisito. Come dire la squisitezza, la leggiadria, la grazia, l'incanto, il fascino di quella creatura? Mai ne avevo vista un'altra altrettanto espressiva. Il fervore della sua intima vita non si rivelava solamente dagli occhi profondi, mutevoli, languidi e sfavillanti, limpidi e tenebrosi, ma da ogni tratto del viso, da ogni atteggiamento della persona. La chioma bionda e ricciuta era tutta ardore, tutta capricci; le guance avvampavano come per baci che invisibili labbra vi stampassero o si sbiancavano come per parole mortali che ella sola udisse; nei fremiti delle sue proprie labbra, delle mobili nari, delle mani nervose, passavano baci, sorrisi, carezze, repulse, disdegni, meraviglie, desideri, cupidigie, tutti i moti d'un'anima sincera, tutti gli atteggiamenti d'una vita intensa. Era straniera, principessa, ricca a milioni; ma non sfoggiava la sua ricchezza: in mezzo a gente che ostentava il lusso più ricercato, era semplice, disadorna, quasi dimessa; ma nella sua semplicit

Povere donne! Invano fra voi scelse lo Eterno il tempio del suo figlio Gesù; invano lo accompagnaste nella sua via di dolore; nulla vi giovò versargli sul capo il prezioso unguento; nulla il coraggio di asciugargli la fronte mentre lo traevano al supplizio. Senza pro vi fermaste sotto la croce a consolarne l'agonìa; lo riceveste nelle vostre braccia deposto, lo componeste nel sepolcro, e vi sedeste di contro a quello. Chi, se non voi, cercò di Cristo poichè fu morto? Chi, prima di voi, apprese la sua resurrezione per la bocca dell'Angiolo? Chi reputò degno Cristo di essere, dopo la sua morte, visitato da lui, se non voi altre donne? Le migliaia di eroine martiri; la copia infinita delle pie monache; santa Orsola stessa con le sue undicimila vergini non valsero a procacciarvi rispetto, o almeno dimenticanza, davanti al consiglio spietatamente cupido e duramente ingrato dei nostri sacerdoti, quando Gregorio VII, aspirando allo impero del pensiero del mondo, intese a comporre una rigida armata di uomini, i quali ogni potenza dell'anima concentrassero a promuovere il concetto di Roma. Allora voi foste perseguitate senza piet

Ciò non di meno, pregato, continuò: "E quelle tre sorelle imparavano a trarne " "Che cosa traevano?" domandò Alice, dimenticando che avea promesso di zittire. "Del melazzo," rispose il Ghiro, senza riflettere punto questa volta. "Ho bisogno d'una tazza pulita," interruppe il Cappellaio; "avanziamo tutti d'un posto avanti!"

Quando Abramo entrò nel paese di Canaan, lo trovò abitato da dieci popoli che traevano il loro nome dagli undici figli di Chanaam figlio di Hham. La Palestina è paese montuoso; due catene di montagne l’una al di qua del Giordano, l’altra al di l