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Lo spirito invaso da una ideale armonia si desta spontaneo ad un inno di gioia, che a molti è dato internamente sentire, al solo genio concesso l'esprimere; guai però se nell'ebbrezza dell'animo commosso s'affronta la convinzione che in niun petto un cuore è partecipe alle vibrazioni del nostro, che muto all'altrui mente è il nostro tripudio, e si esala e svanisce inconsiderato come una voce melodiosa nella solitudine! allora il senso d'un cupo isolamento ricade su di noi, ci tormenta, ci opprime, e non v'ha refrigerio allo spirito se non nell'incontrare la traccia d'un oggetto cui sia cara la nostra sorte, ed a cui tutto riferire quanto v'è di prezioso nella nostra esistenza.

Non si prova forse una squisita sensazione quando la donna amata ci parla, quando arrossendo ci confessa il suo amore?.... Allora tutti i sensi sono come soggiogati da una ebbrezza deliziosa, non si desidera che di sentire ancora la sua voce melodiosa e soave.

Rivedevo, in quella bionda e pallida figura, mia madre, mia madre adorata, morta quando io nulla ancora potevo intendere della vita e delle sue tragedie, dei suoi profondi dolori, delle orribili amarezze che vi invecchiano di colpo e vi abbandonano, disfatti, al tedio o alla disperazione. , rivedevo mia madre, in costei. Era il suo profilo puro e dolce, erano i suoi capelli d'oro che io amavo di carezzare, erano i suoi grandi occhi chiari, d'un azzurro grigiastro, pieni di lume e di dolore. E la voce! La voce ch'era rimasta nel mio orecchio da quel tempo della mia infanzia, in cui la udivo suonare melodiosa e pur breve nella triste solitudine della mia casa. , : a che varrebbe nasconderlo? Tutto, ora, tutto ricordavo. Ricordavo che un giorno mio padre, silenzioso, mi prese per mano e mi condusse nella camera ove mia madre moriva. Da tanto tempo non m'avevano lasciato vedere mia madre! Come era bianca nel suo letto, come le sue mani sottili tremavano sulla mia testa! Che mi disse? Balbettava parole che io non potetti comprendere. Oh, Dio, Dio! E pure erano le ultime sue! E poi mio padre, che a un punto disse: Basta! con la sua voce cupa, quasi irritata. Mi parve un sogno. E poi tutto finì. Mi trovai solo con mio padre, in un'altra casa, in campagna, molto lontano dalla citt

Permettetemi di darvi ragione, maestro. intervenne questi colla sua voce melodiosa; i dilettanti sono la più insopportabile mostruosit

Ma ciò proveniva dalla ritenuta cui s'imponeva per tenersi dritto e rompere così l'abitudine, contratta al seminario, di portare la testa in giù. La sua voce era melodiosa come quella di Vitaliana. Il suo sorriso, quando era vero perchè abusava del riso sarcastico irraggiava come quello della cugina. Era alto ed elegantissimo, ma senza affettazione.

La marchesa Ginevra aveva un ingegno vivissimo e colto sopra tutte le altre. Trattava con garbo la matita, e il cembalo con agile maestria. Parlava con una voce melodiosa quasi tutte le lingue d'Europa, l'italiana e la francese, la spagnuola, l'inglese e la tedesca, di guisa che poteva leggere nel loro testo, il Petrarca, il Byron, il Goethe, l'Hugo e Garcilasso de la Vega.

Due anni addietro una malattia le aveva fatto cadere i capelli. Aveva dovuto tagliarseli corti corti, e adesso le crescevano lentamente, ciò che contribuiva a darle un'aria quasi infantile. La sua vocina era melodiosa, insinuante, di quelle che fanno spiccare ogni parola. Maria esercita la sua alta direzione anche sulla cucina disse Odoardo.

«Fratellivibrava la maschia e melodiosa voce di Muzio: «Roma seguir

Quando ebbe finito, lo salutai con queste parole: Ora che da barbieri futuristi abbiamo rasoiate via la testa all'impero austro-ungarico, ti potrai permettere il lusso di fare la barba anarchicamente agli italiani. Contropelo? , contropelo. Non dimenticare però di sciacquar loro il viso con l'acqua melodiosa del golfo di Napoli!

La sua chiara anima era colma di musica, e come da un puro e prescelto vaso essa ne versava la melodiosa piena sul mondo ascoltante. Suonando, ella compiva la sua missione, così come un'allodola deve cantare. Un giorno a Genova la condussero a vedere il violino di Paganini, muto e sigillato nella sua cassa di vetro al Municipio. Essa lo contemplò a lungo silenziosamente. Poi distolse lo sguardo.