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Rispondono con entusiasmo che quelle marionette sono le più belle, le più vere, le più vive. Ora danzano incalzate dalla musica futurista di Malipiero, stramba, rude, originalissima. Il conte di S. Martino che mi stringe la mano calorosamente dichiara ad alta voce: Il vostro Depero ha molto ingegno. Non dimenticate, Marinetti, che io sono un futurista della prima ora, non rimorchiato.

Il senato ricevette il primo annunzio di questa intenzione del sufì dal console a Damasco Contarini, con dispaccio 4 marzo 1508 ; quindi nel settembre dello stesso anno il provveditore di Napoli di Romania scrisse ai capi del Consiglio dei Dieci, che di notte secretamente erasi a lui presentato un messo del sufì della Persia «per pregarlo di informare il veneto senato che il suo re era amico dei cristiani, veniva a rovina del Turco, voleva bene a san Marco et alla signorìa, ed aveva fatto penetrare il suo esercito nell'Anatolia ». Finalmente colla nave di ser Francesco Malipiero arrivarono a Venezia due oratori, uno persiano ed uno caramano, con lettera di Ismaìl tradotta dal console Pietro Zeno, la quale, accreditando i suoi ambasciatori, esprimeva la buona amicizia che il re persiano portava alla repubblica, ed il suo desiderio di stringerla maggiormente e più efficacemente . Accolti essi cortesemente dal senato, furono a spese pubbliche alloggiati nel palazzo Barbaro a s.

Oltre a queste, dieci altre importantissime relazioni si conservano tuttavia inedite negli archivi di Venezia, cioè: Relazione di Siria del console Andrea Navagero, 1575 » » Pietro Michele, 8 decembre 1584 » » Tommaso Contarini, 11 decembre 1594 » » Alessandro Malipiero, 16 febbraio 1596 » » Giorgio Emo, 12 decembre 1599 » » Vincenzo Dandolo, 27 febbraio 1602 » » Gio.

Ecco il ritratto di Abbas, letto in senato dal Malipiero: «Questo principe è di mediocre statura, di corpo ben disposto e proporzionato, di carnagione bruna, di aspetto nobile e di occhi vivi e molto spiritosi. È per natura affabile, molto umano e tratta con ogni sorta di persone domesticamente, lontano in tutto da quella tanta grandezza che sogliono ostentare i Turchi. È magnifico e molto liberale, massime coi soldati, i quali da ogni parte con larghissimi partiti va raccogliendo. Ma soprattutto è di mente giustissima, di spirito molto capace ed intendente, risoluto e presto in tutte le azioni sue. Ha gran concetti nell'animo, ed aspira a rimettere il regno di Persia nell'antica sua grandezza ed onore: manca altro alle eroiche sue condizioni, che forze corrispondenti alle qualit