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Il suo cancelliere gran Visir si chiama Dauleto, uomo molto osservante della sua legge, e non troppo amico dei cristiani; ha per moglie una sorella del re di Persia, ha 5 figliuoli ed a tutti gli fece cavar gli occhi, acciò non si sollevassero arrivati che fossero in et

Sembra che il segretario veneto Giovanni Dario, spedito nell'anno 1478 alla Porta per negoziare la pace, avesse poi incarico nel 1485 dal bailo Pietro Bembo, di recarsi nella Persia, per attingere notizie sulla condizione di quel regno sconvolto dopo la morte di Uzunhasan, e sulla possibilit

Ho anco veduto un piego di lettere dirette a questo monsignor Nuncio del Pontefice, scritte per quanto mi ha narrato esso armeno da un certo frate scalzo, che dice risiedere in Persia presso il suo re, spendendo nome e titolo di ambassadore di S. Santit

Ma di piú, avendo per costume le donne di Levante, particolarmente nell'Asia, di adornarsi il capo attaccando alle loro cuffie zecchini nuovi pendenti intorno al viso, cominciarono le meno ricche ad adornarsi con queste d'argento; e si diffuse fattamente la moda, che ormai pareva che in tutto il Levante fosse ogn'altra moneta, fuori che questa, affatto discreditata e poco meno che bandita: onde narra il Taverniere predetto che, ripassando di Persia in Turchia, fu, non so in qual luogo, cosí da certe femmine pregato per questi temini, che non poté aver da mangiare per altra sorte di monete.

Confina il paese posseduto dal re di Persia da levante con l'India, ch'è tra il fiume Gange e Indo; da ponente col fiume Tigri, che divide la Persia della Mesopotamia, ora detta Diarbech, il qual fiume correndo sino alli confini di Babilonia, entra nell'Eufrate, ed uno istesso alveo corrono tutti due per Bassora, e sboccano nel mar Persico verso il mezzodì; da tramontana col mar Caspio e colla Tartaria del gran Khan del Catai.

D’importanza capitale è la descrizione d’Ammiano che ha accompagnato Giuliano in Persia e che, quindi, ce lo presenta quale era negli ultimi tempi della sua vita.

Caterino, figliuolo di Dracone Zeno , essendo stato molti anni col padre in Damasco, e qual nipote della despina moglie di Uzunhasan, si giudicò potesse servir bene e con profitto la patria in questa ambasceria al sovrano della Persia.

Il Tempio era però il voto principale degli Ebrei e ad esso posero mano. Infiniti furono gli ostacoli, i disagi e le molestie che incontrarono nella malevolenza e gelosia dei popoli vicini che in tutti i modi cercavano di attraversarne l’esecuzione. Parecchie volte si dovette sospendere il lavoro per ordine espresso dei re di Persia, insospettiti dalle maligne insinuazioni di quei tristi vicini. I poveri operai dovevano lavorare colle armi al fianco, per trovarsi pronti a respingere i loro continui assalti. Ma la ferrea tenacit

Però la politica dei Veneziani non si ristette dal mirare ancora e perseverantemente alla Persia, come a naturale alleata nel momento opportuno di tentare di nuovo la sorte delle armi.

I pochi documenti che si hanno attestano come nel 1669 [Documento LXI], in seguito a spedizione nella Persia di Antonio Doni, quello sh