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La cavalleria, interrompe Raby, è stata nei due primi anni di guerra un bosco elegante. Come cavalleria, bene inteso, poichè appiedata diede innumerevoli eroi a Monfalcone e sull'Isonzo nel corpo dei bombardieri e in quello dei mitraglieri. Franci scattò: Dimenticate le nostre gloriose cariche suicide in retroguardia dopo Caporetto. Le ho viste con questi occhi e non le dimentico, disse Raby.

Ma forse i vostri amici hanno pensato che quelle consuetudini le aveva dimenticate per primo un certo novizio, arrisicandosi di metter piede a San Bruno. Perciò li avete scusati? domandò ansiosamente il conte Gualandi. Proprio così; dopo aver dato quel cattivo esempio, non potevo fare diverso. E rideva, la birichina, dando quella notizia al povero conte.

Non ho nessuna voglia di commuovermi per la vostra musica. Federico Suonerò la serenata di Schubert. Clotilde Così è troppo male. Federico Clotilde Federico Clotilde Voi dimenticate i vostri doveri! Federico Certamente! Clotilde Voi abusate dell’ospitalit

Abolite da mezzo secolo ma non dimenticate le antonomastiche Costituzioni, la storia di Palermo, che è storia di Sicilia, si confuse e si perdette nella storia d’Italia; ma Palermo si fece più grande, più bella, degna in tutto e per tutto delle principali citt

Oh, non io! esclamai, il cielo mi è testimonio se io ho desiderato e preparato la vostra morte. Voi dimenticate che io sono qui in questo momento per avvertirvi di un pericolo, non certo per minacciarvene. È vero, rispose egli con dolcezza, perdonate. E mi porse la mano che ritrasse subito, come avesse temuta di offendermi o di nuocermi con quel contatto.

Ma... voi... signore?... Non prendetevi pensiero di me. Affrettiamoci! Eccovi il mio soprabito... eccovi il mio gilet... i miei calzoni... Signore!... È troppo!... È una indecenza!... voi dimenticate di essere in presenza di una signora... Ma il visconte, colla focosa inconsideratezza dei generosi che si sacrificano, in un attimo si era spogliato.

Da quel giorno, Enrico, dimenticate del tutto le bigiotterie, si dedicò totalmente alla signorina Cecilia. Il commendatore gli usava, in ogni occasione, un sacco di sgarbi, ma il commesso viaggiatore non se ne dava per inteso: egli sapeva far l'indiano se non il principe, e si sentiva largamente compensato dai frequenti sorrisi dell'incantevole Cecilia.

Talvolta voleva una esatta descrizione della persona e delle vesti, e doveva spiegarle come era pettinata, quali fossero i suoi gioielli e i colori preferiti, e tutto questo mi faceva ripensare a molte cose dimenticate, e in fine si soffriva tutti e due.

Marfisa scherza con le monacelle, e mangia e beve, e non è piú ritrosa, e alla badessa un giorno in mezzo a quelle diceva, in faccia tutta vergognosa: Vi prego, madre, le mie maccatelle dimenticate e siatemi pietosa. Vorrei che il mondo tutto si scordasse e che di me nessun piú ragionasse.

E nella poesia della giovane donna, così innamorata, sempre innamorata del vecchio e grande patriotta, al punto di voler essere la sua sola infermiera, al punto di voler raccogliere lei sola, tutti lei, gli ultimi palpiti di quel gran cuore; veniva affatto dimenticata la signorina Cantasirena, la maestrina di canto e di pianoforte, l'amica della Schönfeld.... venivano dimenticate le avventure campestri di Casalbara.