United States or Cayman Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


La stupenda infermiera cedeva a tutti i suoi capriccetti; lo involgeva nelle sue occhiate fosforescenti, accostandogli il cucchiaio alle labbra; o chinandosi su lui per ravviargli il lenzuolo sotto il mento, lo inondava di fragranze soavi. Il medico, vedendo opportuno il momento, prese a rinvigorirlo con qualche pezzetto di carne, con vino generoso e qualche goccia di cognac.

Ma pareva che una maledizione ingiusta la condannasse a vivere solitaria e senza affetti; anche la buona azione era rimasta infeconda, per non procurarle una gioia. Ed il vecchio era morto solo; ed il bimbo errava solo nelle gelide notti d'inverno; e la suora generosa e buona, era sola fra due letti d'ospedale. Fu tolta a quelle meditazioni da una infermiera che veniva a chiamarla.

La fanciulla, quantunque piccina, pareva una infermiera provetta, scriveva tutte le prescrizioni del dottore per non dimenticar nulla, e le eseguiva a puntino, poi colle sue mani preparava dei brodi succolenti per l'ammalata, e il mangiare per il babbo, a pensava poco, non n'aveva tempo, spesso si contentava d'un po' di latte e un po' di pane.

E nella poesia della giovane donna, così innamorata, sempre innamorata del vecchio e grande patriotta, al punto di voler essere la sua sola infermiera, al punto di voler raccogliere lei sola, tutti lei, gli ultimi palpiti di quel gran cuore; veniva affatto dimenticata la signorina Cantasirena, la maestrina di canto e di pianoforte, l'amica della Schönfeld.... venivano dimenticate le avventure campestri di Casalbara.

Ma anche il fargli da infermiera gli pareva troppo poco e avrebbe desiderato un accidente impossibile, in cui ella potesse col proprio pericolo, anche col sagrifizio di stessa salvar lui; e morendo per lui, sentirsi ringraziare e potergli dire: Vedi, anima mia, io muoio per te. Dammi un bacio, il primo e l'ultimo....

Sul mio onore... via, via andate... non fate il bambino... il vostro sarebbe un eroismo inutile... E tanti altri bei discorsi, che uniti al male che mi sentivo in dosso, e alla voglia di aver dei colloqui intimi con quella gentile infermiera, di cui avevo imparato ad ammirare il carattere, mi persuasero a cacciarmi nel letto, deciso però di non badare a prescrizione veruna del medico, o di chicchessia, qualora avessi udito suonare a raccolta le trombe, o tuonare il cannone.

Oggi le cose son tutte mutate. Una grande disgrazia, un grande castigo ha colpito quel poverino. Dio non vuole che io l'abbandoni. Il mio posto è accanto a lui. Era scritto che io doveva essere per lui qualche cosa. Non potendo essere altro, sarò la sua infermiera, la sua guida. Devo vivere per aiutare lui a vivere: devo volere e vedere per lui: devo accompagnarlo fin dove Dio vorr

Il Casalbara aveva riacquistata l'intelligenza, ma non la parola, non la forza; però il dottor Foresti aveva detto alla duchessa che avrebbe potuto riaversi da un momento all'altro.... Ed era quindi Nora stessa, lei sola, che gli voleva fare da infermiera, adattando le sue manine pallide, profumate ai servizi più umili, sempre attenta, premurosa, affettuosa, sempre carezzevole, colla sua voce limpida e fresca.

Leggera quasi farfalla, senza che io la veda, si è avvicinata al mio letto la gentile infermiera, la pietosa visitatrice di tutte le ambulanze: Essa mi guarda in silenzio; alla mia volta io la guardo e sto zitto. Per cotesto, si principia benino! Finalmente lei rompe il ghiaccio, e colla sua vocina simpatica la comincia: Non ho potuto portare il medico, come vi avevo promesso. Non importa...

Don Andreino, fedele alla consegna ricevuta, volle che uscissero presto presto dalla camera, di cui socchiuse anche la porta e pose in sentinella una vecchia donna che aveva assunta come infermiera.