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Di suoi compagni il duca d'Inghilterra diede a Grifon non falsa conoscenza: de l'arme ch'attaccate avean la guerra, disse che non n'avea troppa scienza; ma perché con Marfisa era venuto, dar le volea con Sansonetto aiuto. 124 Quivi con Grifon stando il paladino, viene Aquilante, e lo conosce tosto che parlar col fratel l'ode vicino, e il voler cangia, ch'era mal disposto.

Tonino aveva giurato di comporre un sonetto nella occasione del matrimonio, e andò tosto a chiudersi in camera; ma... non si nasce mica un Petrarca! pensò; e modificando l'idea si decise per l'Ode. Poi... caspita! non si nasce mica facilmente un Parini, un Giusti o un Leopardi! son genii quelli. Un Tonino Grim * non aveva gi

Un murmure, lento, si spande ne 'l piano; e giunge un lontano di cervi bramire su 'l vento. Discende ne l'ode la dea che m'è dolce; e a me i suoni molce de 'l verso. Ma l'altra non ode. Ma quella ch'io amo non ode. I roseti ancora han quieti misteri e fan lungi richiamo; e ancor ne' giacigli rimangono l'orme recenti e le forme recenti tra i fiori vermigli.

Questo mirabil nodo Che gl'ineguali unisce, Questa ragione arcana Che i dissimili accorda, Proporzion s'appella, ordine e norma Universal delle create cose. Questa è quel che nascose, D'alto saper misterioso raggio, Entro i numeri suoi di Samo il Saggio. SCI. Ma un' armonia grande Perchè non giunge a noi? perchè non l'ode Chi vive l

14 Come l'uom riparar debba agl'incanti mostra il libretto che costei gli diede: dove ne tratta o più dietro o più inanti, per rubrica e per indice si vede. Un altro don gli fece ancor, che quanti doni fur mai, di gran vantaggio eccede: e questo fu d'orribil suono un corno, che fa fugire ognun che l'ode intorno.

Ma hor ch'io son sanza alma e sanza voce Per troppo amarti, ah despietato sasso I' potrei ben cantar lento e veloce Ch'io facesse a nessun mover un passo Perho che tanto il mesto dir mio noce Che ognun che l'ode d'ogni gaudio è casso E s'io facea col canto un morto, vivo Ognun che me ode, hor so' de vita privo

È il cane del diavolo, cotesto, diceva la massaia, accenando Nero, che andava a scodinzolare presso la fanciulla. Abbaia sempre..Vossignoria non l'ode, qualche volta?... Sveglia tutti quanti, la notte.... Ma...., di guardia!... Oh, se è di guardia! Quando urla, sa perchè.... Vien qua, Nero!... Eh, gli piacciono i signori! I signori, li rispetta....

76 Deh, dove senza me, dolce mia vita, rimasa sei giovane e bella? come, poi che la luce è dipartita, riman tra' boschi la smarrita agnella, che dal pastor sperando esser udita, si va lagnando in questa parte e in quella; tanto che 'l lupo l'ode da lontano, e 'l misero pastor ne piagne invano.

E vi faccio grazia dei Fleurs du mal, di quello spirito irrequieto e profondo che fu uno dei più grandi poeti di Francia, ho nominato Baudelaire; ma non posso tacere di un'imputazione che ha colpito lo Swinburne, il quale quando pubblicò il suo Poemi e ballate, si trovò di fronte un vostro collega inglese che incriminò sopratutto l'Ode ad Anactolia, per chi nol sapesse l'amica e amante di Saffo, il più turpe amore che si possa immaginare, perchè non è diretto, secondo la Bibbia, alla fecondazione.

Il resto è tutto un ripieno; il poeta ha messi quei due versi con quel noi tutto suo, tra tanta enumerazione d'animali di buono e di cattivo augurio, e una diffusa descrizione del ratto d'Europa; il qual noi è come una tenerezza nascosta, da lasciarci pensare due cose: che Lelia Galla piaceva ad Orazio, e che per piacere in quel modo ad un uomo di buon naso come lui, bisognava essere un fior di donna, possedere il quid arcanum; una cosa che a noi sfugge, poichè egli non ha stimato prudente di dircela. Tradurrò certamente tutta l'ode, e rester