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Mamma, mamma, non singhiozzare!... oh Signore! eccomi a te... sento mancarmi il respiro... mi si chiudono gli occhi! E ricadde sui guanciali, supina, immobile. Zelmira era morta. Tecla e Giaimo alzarono un grido disperato, e se il prete non li avesse rattenuti si sarebbero forsennati gettati sul corpo dell'amata, baciandolo per gli occhi, per la bocca, per tutto il volto.

La ritrovava, ma, forse,... essa ritrovava un cadavere! «Dio! conservatemi la madre miaTale fervida preghiera essa innalzava in silenzio verso l'Infinito, mentre sentivasi bagnata dalle proprie e dalle lagrime della sua compagna, intenerita dalla situazione dell'amata sua Marzia.

CONSTANZA. Avézzati a poco a poco a non mirarla, perché dalla vista dell'amata persona cresce la fiamma nell'intime midolle; avézzati a non parlarle, perché le parole son via alla concupiscenza: fuggi, quanto puoi, di trovarti da solo a solo con ella, accioché l'occasione non susciti l'uso, e ti conduca a qualche reo e biasmevol fine; allontánati da lei per qualche tempo, perché la lontananza degli occhi genera la lontananza dal cuore, e con generosa pazienza sopporta lo sforzo della tua inclinazione.

I lineamenti del monaco erano ad essi affatto sconosciuti. Non così al monaco la fisionomia di Esmeralda, sebbene fosse la prima volta che si trovava al cospetto di questa fanciulla. Amalia! sclamò; gran Dio! Amalia.... Amalia...! gridò alla sua volta la fanciulla. Alfredo non sapea come spiegare la venuta del nuovo personaggio e le parole di lui non meno che quelle dell'amata giovane.

Se ella ora si levasse, potrebbe camminare su l'anima mia come su neve immacolata... S'ella rivivesse, tutti i miei pensieri per lei sarebbero come i gigli, come gigli. Lo stesso Alessandro, il poeta innamorato, davanti al cadavere dell'amata non ha uno scatto; soltanto, con gesto imperioso, dice all'assassino, no, al purificatore: Non la toccare! Non la toccare!

Ben alzato! ripeté Fulvia, quando il suo sguardo s'incontrò con quello attonito del marito. Paolo la vide; vide anche il vecchio odioso, che levava il capo verso la finestra. Si ritrasse sùbito senza rispondere al saluto, preso da una viva irritazione. Fu la vista del vecchio che l'irritò? O la conscienza immediata del suo disordine mattutino in conspetto dell'amata?

Si lasciò cadere sul rozzo sedile, e ruppe in lacrime convulse, le prime lacrime di disperazione che Cesare avesse mai visto sgorgar dagli occhi dell'amata.... Egli ne fu tòcco dolorosamente; e inginocchiandosi al suo fianco, accarezzandola con lieve carezza quale la donna stessa sapeva usare ne' suoi momenti d'abbandono, baciandola discreto con casti baci, tentò il conforto solito con la voce insolita dell'amore: Oh io ti amerò per ogni affetto che il mio amore ti sar

Vi si parla quasi sempre d'amore. Amore diverso dal nostro, ci s'intende; amore grossolano e che può giungere a certe delicate espansioni, sognate solo dalla fantasia del poeta; amore che dona egualmente un garofano ed un colpo di rasoio: amore che non s'inchina, non porta guanti e suona per ore intiere la chitarra sotto la finestra dell'amata; amore che quando vi s'inframmette la gelosia, diventa passione; amore che è sboccato, villano, ed intanto riempie di matrimoni i registri dello stato civile. Esso ispira le canzoni popolari: vi si narrano le gentili speranze della corrispondenza, il dolore per la indifferenza, l'affannoso tormento della gelosia, le pene del disinganno e dell'abbandono; tutta la profonda variabilit

Quando gli sembrava esser prossimo a rompere lo incantesimo con lo aiuto di Dio, ecco affacciarglisi al pensiero la immagine dell'amata donna, ch'ebbra anch'essa di amore gli gittava le braccia al collo... Allora un diluvio di fuoco gli scorreva le vene; le arterie gli battevano così, che per poco non gli si spezzavano; e se il ratto fosse avvenuto subito, non gli sarebbe parso presto abbastanza.

Coll'infuocato discorso di Talarico, sparirono le diffidenze di Lina, ed all'acuto suo spirito, balenarono subito vari sentimenti; quello dell'acquisto alla parte nostra del valido appoggio di tal uomo straordinario, quello di penetrare negli arcani di un evento di cui essa era stata vittima, e più di tutto, il potere aver contezza dell'amata sua Marzia.