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LELIO. Non potria imaginarsi il piú bel tratto! togliete via ogni tardanza. CRICCA. Piano; «a chi è impaziente dell'indugio convien precipitare»; ma se vogliamo che l'inganno riesca, non bisogna andar cinguettando che Guglielmo sia tornato. E voi trattenete il vignarolo in casa, ché non lo vegga Pandolfo insin a tanto che non avete fatto i matrimoni.

DOTTORE. Filigenio, io conosco che i matrimoni prima si dispongono in Cielo e poi s'esseguiscono in terra, e che invano tenta umana forza impedir quello che è ordinato su. A me par che sieno cosí ben accoppiati fra loro, che io lui tutto il mondo l'aría potuto imaginare; e mi par ch'egli sia degno di lei, ella di lui.

Lascia, lascia, gli si rivolse Bice, che aveva ripreso con lui il tu da fanciulla, adesso che quei due matrimoni avevano tutto cancellato. Vieni a giocare con me, diceva Nello pestandole gli abiti per mettersele a cavalcioni sulle ginocchia. Come vuoi giocare? Adesso, quando andremo via, ti lascio qui, lo minacciò la signora Giulia col solito vezzo delle mamme. Egli si voltò.

«Io ho tentato di spiegare ai miei compaesani che cosa s'intende per matrimonio di convenienza; essi hanno sempre capito che fosse un atto di commercio, un affare...». Questa botta è tanto più felice, quanto che in Cina i matrimonî si fanno dalle famiglie, senza che gli sposi si conoscano prima del giorno delle nozze; ma tutto lo studio dei parenti è di sceglier bene, badando alle qualit

Da molto tempo, diceva Samuele, non si sono fatti affari come in questi anni.... Tre matrimoni di principi: e in tutti e tre i matrimoni la fidanzata ha ricevuto regali da ogni sovrano.... Ho venduto poi alla nostra Imperatrice una collana, composta di diamanti, cercati a uno a uno, in viaggi che hanno durato tre anni.... Credo non vi sia oggi più bel gioiello.... in Europa.... Da alcuni anni ho venduto milioni di diamanti a famiglie reali.... Oggi sono anch'io un po' milionario.... È una malattia non comune.... e a cui ci si abitua!

PANURGO. Non mi parea convenevole, trattando di matrimoni e allegrezze, mescolarvi con augúri di morti.

Ah so bene poi che la mi burla, caro marchese ripigliò don Ignazio levandosi. No, no, no. Ha voluto lui essere uno spiantato? Tal sia di lui! Io non potrei in coscienza rompere il collo a mia figlia col pretesto che si vogliono bene. Il mal d'amore passa in fretta, ma i matrimoni sono eterni. Vediamo, vediamo ripigliò il marchese tirando don Ignazio in disparte.

Questa cortese esibizione parve alla nonna un benefizio della provvidenza, comunicò subito l’invito agli sposi, che venne accolto con piacere, e così veniva a togliersi ogni attrito disgustoso fra i due matrimoni che dovevano succedersi a pochi giorni di distanza.

Le donne s'ingegnarono di quetarla; ed una di esse, a consumare quell'altr'ora che rimaneva, prese a narrare, interrotta presto dall'altre, i matrimoni illustri, che ai loro giorni avevano veduti celebrarsi nel borgo. Bianca, messasi a sedere, ascoltava; e proseguiva a vagheggiarsi nella spera, facendo paragone di colle spose, delle quali sentiva dire.

Quanto al morale, era quieto, con intelligenza sufficiente ai suoi bisogni, piuttosto insipido e assai indolente. Il matrimonio ebbe luogo e fu come tutti i matrimoni, e seguito da un breve viaggio come tutti i viaggi di nozze e da una luna di miele delle più abituali. Al ritorno la nostra eroina, che ora potremo chiamare contessa, era molto cambiata.