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Le baciava le mani, le baciava il vestito in una foga di riconoscenza. Ora anche Adele piangeva; più non si sentiva scottare il suolo di sotto i piedi; capiva che la signorina aveva fatto bene a non fuggire come un'appestata, quella povera creatura. Lucia fece alzare la poverina, e baciandola, la pregò che la tenesse informata di quanto avrebbe fatto.

Ecco la regina, mozzo Bonito; fu pronta a dire la marchesa di Moya; la regina Giovanna, che vi fa la grazia di venirvi a vedere. Il mozzo Bonito guardò quella dama dal malinconico aspetto e dai grandi occhi buoni; si chinò, le prese la mano, baciandola divotamente, e ruppe in uno scoppio di pianto. Erano le prime lagrime che Fior d'oro avesse versate l

Poi quando la vide piangere, cercò di consolarla, carezzandola, baciandola. Tu leggi troppo, ti fa male, Adele. Perchè, mi fa male? La tua testa è debole, non leggere tanto. Come, neppure i tuoi libri? I miei meno degli altri. Gi

Deh, siate benedettoesclamò Alpinolo con effusione di gioja riconoscente, stringendogli con ambe le mani la destra, e baciandola e ribaciandola; poi, divisati i luoghi, distintamente accordata ogni cosa, gi

Il soldato col guardo esperto ed indovino S'accorse che quel volto era un volto divino; Un volto sedicenne di bellezza ideale! Vide due labbra tumide dal taglio sensüale, Una fronte purissima, un mento ovale e fine, Dalla pelle cosparsa di linee azzurrine, E su due guance bianche cader due brune anella. Il soldato, baciandola, disse: "Quanto sei bella!"

Pertanto, convenitene, caro zio, quella scimmiuola era pur gentile. Io ne conosco un'altra che l'è di vantaggio rimbeccò il dottore baciandola in fronte. Il seguente ei partì... E tre anni dopo, Regina di Nubo, nipote del dottore Gennaro conte di Nubo, usciva di pensione e veniva a Parigi. Il dottore la presentò nel mondo l'inverno seguente. Ella aveva diciannove anni.

Un poco prima i Della Valle accompagnarono i d'Eleda, in canotto, fino al battello, e ricominciarono i saluti; ma allora, nel momento di separarsi, Lalla ebbe uno slancio improvviso che le fece dimenticare tutte le ansie, i timori di prima ed anche il suo amore, vinta e trascinata da un impeto di gratitudine che le proruppe dal cuore per la mamma buona, per la mamma santa, e abbracciandola stretta e baciandola si abbandonò ad un pianto dirotto e poco mancò in quel momento, che non si tradisse da sola.

Addio, cara, susurrò, baciandola, stringendola al petto. Addio; riposa. «Che cosa è?... Che cosa pensa?...» chiese Emilia a stessa, nell'atto in cui rendeva i baci. E per celare nuovamente il fremito improvviso, disse a voce alta: Siamo tristi tutt'e due, oggi.... Le rilucevano negli occhi le lacrime, e volse il capo, sciogliendosi presto da Roberta. Non farmi aspettare troppo, soggiunse.

Filippo sussultò, l'attirò al petto, e baciandola rispose con calma: Ho capito. Non lo vedrai più! Il conte Filippo Vagli e il conte Berto Candriani, col pretesto d'un diverbio politico, si batterono alla sciabola tre giorni dopo la visita di Berto a Loredana.

Si avvicinò a sua figlia, le prese le due mani nelle sue e baciandola in fronte le disse: Ti raccomando, mia cara, che oggi ti abbi a far bella, più bella che sia possibile. E un sorriso che voleva dir molte cose passava intanto sulle sue labbra. Perchè, mio padre? domandò Ida, fissandolo coi suoi grandi occhi azzurri. Perchè? Lo vedrai fra non molto. Attendete forse qualcuno?