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Il latifondo favorisce il sistema del fitto e genera il gabellotto la cui funzione è tanto esiziale quanto lo è in Irlanda il middleman, che sta tra il landlord e il contadino coltivatore. Intanto dalla scomparsa del gabelloto, acutamente osserva il Salvioli, se il grande proprietario dovesse dare direttamente le terre in fitto ai contadini poco giovamento questi ne trarrebbero per l'aspra concorrenza, che tra loro si farebbero per ottenere gli spezzoni di migliore qualit

Per quella legge il figlio talvolta non somiglia al padre alla madre, ma somiglia all'uomo che ha avuto con la madre un contatto anteriore alla fecondazione. Una donna maritata in seconde nozze, tre anni dopo la morte del primo marito, genera figli che hanno tutti i lineamenti del marito defunto e non somigliano in nulla a colui che li ha procreati.

Quell'altro di levar l'industrie de forastieri, quando si facesse, non genera alcun danno, ma utile al Regno, lo priva del commercio; e di quello, che per tal ragione lo privasse, li giova in superlativo grado, ma con li debiti modi, essendo potenti piú volte li diversi modi far diversificare l'effetto senza togliere la causa.

Poscia li piè di rietro, insieme attorti, diventaron lo membro che l’uom cela, e ’l misero del suo n’avea due porti. Mentre che ’l fummo l’uno e l’altro vela di color novo, e genera ’l pel suso per l’una parte e da l’altra il dipela, l’un si levò e l’altro cadde giuso, non torcendo però le lucerne empie, sotto le quai ciascun cambiava muso.

O triste lotta!... O vincolo Fatal della Natura! È ver, dell'altrui sangue Vive ogni creatura! È ver, la morte è il nocciolo Che genera la vita! In terra e in ciel scolpita La dura legge io so!... Ma, per far festa, uccidere, Non per sbramar la fame; Ma il rider tra i cadaveri, Gridando: Pace!... è infame! Ma l'esclamar tra i rantoli "Quest'oggi è un giorno gajo!"

Lo stesso errore si commette oggi e da più anni in Italia: genera le conseguenze di resistenza, di diffidenza e di irritazione visibili ad ogni uomo, e che s'attribuiscono dagli ingegni superficiali a mene d'individui irrequieti, a piccoli errori d'uno o d'altro ministro: generer

È un altro principio naturale, il quale è determinato ad un sol fine, e solamente uno medesimo effetto in ogni luogo e in ciascuno tempo sempre necessariamente produce: il che manifestamente essere veggiamo nel fuogo, il quale è, come dicono, formalmente caldo e sempre genera il calore e sempre scalda e non può altrimenti adoperare dove egli si ritrove.

Ma pulirlo ed addomesticarlo non basta, quel disgraziato, bisogna cercare dove sia rotto il congegno del cervello, e svitarne tutte le ruote per vedere di rimontarlo. Ahimè, altro che rotto! ne mancano delle ruote e le principali e quelle poche presenti sono sdentate, non s’impigliano una nell’altra, non propagano moto. I fatti esterni agiscono su quella mente, finchè dura la sensazione che li rivela, ma non vi s’imprimono, non lasciano memoria che possa commetterli con altri: appena se una lunghissima serie di essi genera qualche cosa che può somigliare l’abitudine. Ecco il solo filo a cui attaccarsi; occorre rinnovare a saziet

Per noi ed è la dottrina dei nostri Grandi da Dante in poi ogni essere, individuale o collettivo, ha un fine, e il fine ch'è parte del Disegno divino regna sovrano: l'esistenza di quel fine genera il dovere di raggiungerlo, di tentarlo almeno. La vita è una missione. Il compimento più o meno continuo, più o meno potente della missione costituisce il merito e quindi il progresso della vita.

Ma, dovendosi determinare se questo remedio è espediente, bisogna discorrere d'altra maniera. E prima, che beneficio genera universalmente al Regno. Secondo, che disordine può causare effettivamente. Terzo, se si può dare remedio a' detti disordini.