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E spezialmente, sottentrando a peso molto maggiore che a' miei ómeri si convegna, cioè a spiegare l'artificioso testo, la moltitudine delle storie, e la sublimitá de' sensi nascosi sotto il poetico velo della Commedia del nostro Dante; e massimamente ad uomini d'alto intendimento e di mirabile perspicacitá, come universalmente solete esser voi, signori fiorentini: certo, oltre ogni considerazione umana, debbo credere abbisognarmi.

Dunque, non sembra dubbio: noi siam di razza, di sangue piú puro; noi siamo piú anticamente potenti e signori, piú nobili, nobilissimi. Ma ciò conceduto, incombevano nell'etá seguenti, incombono ora tanto piú, alla nostra nobil nazione tutti i doveri, tutte le convenienze che sono universalmente imposte alle nobili famiglie.

Io non so se la biografia del presidente del Consiglio sia universalmente conosciuta. Ad ogni modo, e' non sar

Resta dunque manifesto, tanto da' precedenti che dal presente capitolo, che sulle monete d'oro e d'argento, come quelle che nell'universal commercio corrono da uno Stato o da un regno nell'altro, non può il principe partire da quelle proporzioni che sono universalmente usate dagli altri ancora, e che nel viglione o monete basse non può egli eccedere la quantitá di cui ha bisogno lo Stato suo per gli usi minuti; ma dentro a questa misura può d'un onesto guadagno provecchiarsi, senza danno de' sudditi.

Il paese che intende a formar Nazione elegge con voto universale i migliori tra i suoi a rappresentarlo e dettare il Patto, l'insieme dei principî che ne costituiscono la vita comune e dei quali tutte le leggi future dovranno essere progressivamente l'applicazione. Assemblea siffatta, che noi chiameremmo volontieri Concilio nazionale, ha nome universalmente adottato di COSTITUENTE.

Ed ora, quel nome di «consoli» cosí subitamente e universalmente preso, fu egli reminiscenza de' due antichi consoli romani, ovvero de' consoli o consiglieri piú numerosi che si trovano nelle cittá greche a' tempi longobardi o carolingi? A me pare degli uni e degli altri succedutisi, ma chi ne deciderá oramai?

Pare assai evidente, da quanto nel capitolo precedente si è discorso, ch'essendo la varia abbondanza o caristia d'oro rispetto all'argento causa della proporzione con che uno si baratta all'altro, dunque l'uno dell'altro necessariamente dire si debba prezzo e misura; e maggiormente che, essendo queste le due materie che piú universalmente in tutto il mondo sono in uso di moneta, che vuol dire sono la misura del valore delle altre cose, nulladimeno, essendo che questo nome di «valor intrinseco» de' metalli è preso spesse volte da alcuni per certo fantasma che non capiscono, sembra difficile capire come possono questi metalli uno esser misura dell'altro vicendevolmente, di modo che non piuttosto abbia da essere qualche cosa nel mondo che sia misura comune d'ambidue.

Onde le monete d'oro nel suo Stato prima faranno aggio fra' mercanti, e poi finalmente alzeranno universalmente di prezzo; sicché il principe ha guadagnato poco o nulla a principio per una sola volta, ed ora discapita per sempre di tutte le sue entrate quant'era l'alzamento, e seco peggiorano tutti gl'interessi ed averi de' suoi sudditi.

C'era poi nella combriccola il Giuliani, quel giornalista universalmente accusato di non scrivere quattro periodi al giorno, poichè lo vedevano girandolar sempre da piazza Carlo Felice all'angolo della libreria Grondona. Il poveraccio aveva un bel lavorare e far miracoli; non c'era un cane che lo credesse.

Ed era infatti la Causa Nazionale che gli istinti avevano in quei moti universalmente additato alle moltitudini. Italiana era la coccarda adottata per ogni dove in onta alle preghiere d'Orioli ed altri appartenenti più tardi al Governo. Dai primi giorni la gioventù Bolognese aveva tentato d'invadere la Toscana; quella di Modena e Reggio d'inoltrare su Massa.