United States or Lebanon ? Vote for the TOP Country of the Week !


Se il rassegnarti alfine alle esigenze della vita, alle convenienze della vita comune è pel tuo cuore un sacrificio, fa il sacrifizio alla memoria di quella bont

In aprile rispose un colonnello Philipps, rusticamente, non poteva il Principe accettare m. s. perchè invariabile regola glielo vieta. "Con succosa, stringente lettera, gli mostrai gli usi, le convenienze letterarie di Europa. Or ora mi si riscontra urbanamente, ripetendo non potersi accettare il m. s.

Ah ! diss'egli di rimando. I riguardi, le apparenze, le convenienze sociali volevano che voi andaste ai bagni di Lucca, accompagnata da Emilio Landi. Ma non vi biasimo, badate; un cuore guarito non sente più certi dolori, e il mio amor proprio aveva ceduto in tempo ai consigli della ragione. È quasi ridicolo, per non dir peggio, che io parli ora a voi, mia suocera, di queste ragazzate del tempo antico. Ho infine accettata la legge vostra; sono passato sotto il giogo, come un vinto; che cosa volete di più? Sono un marito esemplare, gi

Nobili dame, io dissi rialzando Opala, e rivolgendomi alle altre, cui accennai di fare altrettanto, prego.... insisto perchè esse si alzino; qui non vi è etichetta di Corte, non vi sono leggi di convenienze... Prego a voler considerare la mia persona reale come la persona di un semplice amico, come una persona di famiglia... gi

Ciascuno riprese le sue abitudini, con qualche modificazione indicata dalle convenienze. Andrea girovagava tutto il giorno. Metilde conduceva Maria a visitare le chiese e i monumenti; le faceva vedere le mostre dei negozi, e specialmente quelle dei merciai e delle modiste. Quando rientravano, Maria si cambiava di vestito e andava in cucina a fare il pranzo.

Non so se quella notte avesse fatto come me progetti appassionati; ma certo a quell'ora aveva pensato al par di me che dovevamo incontrarci coi modi semplici e contegnosi degli altri giorni. Oh, la tirannia delle convenienze! Come va, caro signor Guiscardi? mi disse stringendomi la mano. Mi guardai intorno per vedere chi fosse il signor Guiscardi.

La carne!... Questa schiava ribelle, non mai doma, Che freme al sol contatto d'una leggiadra chioma! Voi pur siete di carne, o severe matrone, E forse in qualche giorno di suprema oblivione E d'ardore supremo, da ogni sguardo lontane, Voi pure calpestaste le convenienze umane, E ai baci d'un ignoto vi abbandonaste ignude!

Forse, un motto di tenerezza l'avrebbe rischiarata, mostrandole un sentiero in quel deserto ove ella viaggiava orientandosi sulle stelle. Lo spirito di Bambina era aggrandito, e quindi ella non dava che un valore assai minimo a quelle convenienze sociali, le quali non avevano per base che dei pregiudizi.

Quell'idea la divertiva immensamente. Si figurava che i passeri delle siepi l'avrebbero presa per una perversa creatura, in piena rivoluzione contro le convenienze. Diceva mille gentili pazzie, col volto acceso dal piacere, ed era veramente carina sotto l'ombra di quel cappello mascolino.

Il conte fece trasportar mobili, libri, oggetti suoi nella nuova dimora; vi condusse anche Piero, il domestico silenzioso, e si ripromise di vivere da quel giorno, ora in casa di Loredana, ora nel suo palazzo, secondo che le convenienze e gli obblighi sociali avrebbero permesso.