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Non bisogna lasciarsi trascinare dalla smania di faro lo spiritoso a qualunque costo; vedi, per esempio, in questo tuo disegno tutti possono ridere al vedere quelle facce spaventate, quelle persone vestite in modo bizzarro, perchè sono persone immaginarie, e possono anche esser ridicole; ma hai avuto un bel camuffare la povera Pierina con quella cappa nera, hai potuto ben farla piccina, tutti quelli che ne conoscono la storia, rispetteranno quella veste, come si rispetta il cappotto del soldato crivellato di palle sul campo di battaglia, e più l'hai fatta piccina, più grande appare il suo eroismo.

Si difende da loro; lotta da prode; ma i nemici sono tanto numerosi; egli non può parare tutti i colpi; viene crivellato da parecchie ferite. Quanto gli dolgono; ma è per la patria, per la patria diletta; e finalmente riceve un gran colpo al petto. La daga gli apre una ferita grande, profonda, mortale, dalla quale sfugge abbondante il sangue e col sangue la vita.

Ed ecco un altro esercito più bello, più potente, più glorioso: l'esercito di Roma: i suoi valorosi di Villa Panfili e di Villa Spada, il battaglione dei Reduci, i quattrocento universitari, i trecento doganieri, i trecento emigrati, la sua brava legione del quarantanove; e primi tra i primi l'eroico Luciano Manara, stretto al fianco d'Emilio Dandolo sanguinante, nelle cui braccia rese l'anima; Goffredo Mameli, bello come un dio risorto; Emilio Morosini, l'eroe di diciott'anni, grondante sangue da tre ferite; il prode Dalla Longa, morto salvando il cadavere d'un fratello; e in mezzo alle schiere, piantala in groppa a un puledro, la sua Annita intrepida e amata che frustò i codardi sulla via d'Orvieto, e il suo fido Ugo Bassi, coronato a Bologna dalla morte che ambiva, e il gentile Luigi Montaldi, il gemello del Mameli, crivellato dalle baionette dei vinti del 30 aprile, e il Montanari, e l'Isnardi e il Marocchetti, che accettarono il suo fiero invito sulla piazza del Vaticano, e gli furono compagni in tutte le vicende dell'epica ritirata.

Piglia con pochi animosi, si tira addosso tutto l'impeto dei nemici, cade crivellato di ferite sopra un monte di cadaveri; intanto, l'esercito romano sfila e si salva. Ora, io lo dimando a te; che cosa ha fatto Leonida, più di Cedicio? Rispondi! Io non lo so; ma so quello che hai fatto tu;.... una sciocchezza! Che cosa borbotti anche tu?

Ciononostante perdemmo alcuni valorosi in quel conflitto notturno, e l'alba rischiarando il campo della strage mostrava le marziali fisonomie di Rota e di Carbonin, distesi cadaveri, ed attorniati da cadaveri nemici. Rota e Carbonin erano caduti al posto di guardia loro assegnato, senza cedere un palmo di terreno. Il loro petto era crivellato di ferite.

Il cuore ci è caduto tra i piedi, e noi lo calpestiamo senza volerlo!... Lo sentiamo guaìre, ferito, morente, come un povero cagnolino! L'idea, soltanto l'idea di perdere il mio bel Giorgio, mi fa tremare tutta! Le mie braccia son morte, mi sfuggono le gambe!... Lo vidi in sogno stanotte, subitamente, rosso da far paura, crivellato di buchi rossi, come un setaccio pieno di pomodoro spremuto.

Non discorriamone neanche.... Quello ha tutti i vizi.... Ed è crivellato di debiti per suo conto particolare. , come se non bastassero quelli della casa. Non si capisce nemmeno come tirino innanzi. Ma! Vendendo o impegnando il poco che resta.... Le fortune colossali lascian sempre qualche piccolo avanzo.... Pensare che si trattava di milioni! E il genero e la figlia dove sono?

Si sentirono grandi, e lo furono. Il loro colonnello, crivellato di ferite, ravvolto nell'immenso turbine africano, riassunse morendo tutto il loro orgoglio per gettar loro un saluto, che Rama Achille, Sigfried Orlando avrebbero compreso. Presentate le armi!

Uno scoglio scabro crivellato dalle trafitte secolari dei marosi, si tuffava nel mare ardendo sotto il sole: era uno scoglio grigio, su cui il piede s'incastrava fra le spaccature; spesso era uno scoglio bruno, quando la spuma crepitante giungeva a superarlo, colando ai fianchi in piccoli torrenti lattei.