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Se 'l dolce folgorar de i bei crini d'oro, e 'l fiammeggiar de i begli occhi lucenti, e 'l far dolce acquetar per l'aria i venti co 'l riso, ond'io m'incendo e mi scoloro, son le cagion che per voi vivo e moro, piango e m'adiro e fo restar contenti gli spirti afflitti in mezzo i miei lamenti, e mi par dolce il grave aspro martoro;

Trapiantata di un tratto dalla polvere delle strade pubbliche ove ella trottava quando non si accoccolava sulle groppe nude di un asino in un bel coupé di viaggio, imbottito di crini e tappezzato di verde velluto, dopo qualche minuto di stupefazione, Regina cominciò a provare il mal di mare.

di quel peccato ov'io mo cader deggio, lunga promessa con l'attender corto ti fara` triunfar ne l'alto seggio". Francesco venne poi com'io fu' morto, per me; ma un d'i neri cherubini li disse: "Non portar: non mi far torto. Venir se ne dee giu` tra miei meschini perche' diede 'l consiglio frodolente, dal quale in qua stato li sono a' crini;

Quanti risurgeran coi crini scemi per ignoranza, che di questa pecca toglie ’l penter vivendo e ne li stremi! E sappie che la colpa che rimbecca per dritta opposizione alcun peccato, con esso insieme qui suo verde secca; però, s’io son tra quella gente stato che piange l’avarizia, per purgarmi, per lo contrario suo m’è incontrato».

26 Accadde a questi , che pei vicini boschi passando la sorella mia, ferita da uno stuol de Saracini che senza l'elmo la trovar per via, fu di scorciarsi astretta i lunghi crini, se sanar volse d'una piaga ria ch'avea con gran periglio ne la testa; e così scorcia errò per la foresta.

I crini avea qual d'oro e qual d'argento, e neri e bigi, e aver pareano lite; altri in treccia, altri in nastro eran raccolti, molti alle spalle, alcuni al petto sciolti.

Selva-di-crini! esclamò il giovane, vibrando lampi dagli occhi. Selva-di-crini, per lo appunto.... Tu mi riconosci! Io ti amo da due anni, da due anni ti desidero. Hai tu udito l'altra notte sotto i tuoi balconi una voce che cantava al suono del mandolino la bella romanza che comincia colle parole: Al chiarore degli astri divini Corre il gallo alla Selva di crini?

Quanti risurgeran coi crini scemi per ignoranza, che di questa pecca toglie 'l penter vivendo e ne li stremi! E sappie che la colpa che rimbecca per dritta opposizione alcun peccato, con esso insieme qui suo verde secca; pero`, s'io son tra quella gente stato che piange l'avarizia, per purgarmi, per lo contrario suo m'e` incontrato>>.

Teme del campo a Rodi avverso, teme Del Tartareo tiranno aspri destini; può mirar da le miserie estreme A sua salute i Rodïan vicini. Arsa tra queste furie ulula, e freme Livida i guardi, invenenata i crini; punto cessa intra furori immensi, Che su lo strazio de Cristian non pensi.

Quanti risurgeran coi crini scemi per ignoranza, che di questa pecca toglie ’l penter vivendo e ne li stremi! E sappie che la colpa che rimbecca per dritta opposizione alcun peccato, con esso insieme qui suo verde secca; però, s’io son tra quella gente stato che piange l’avarizia, per purgarmi, per lo contrario suo m’è incontrato».