United States or Monaco ? Vote for the TOP Country of the Week !


In un'altra sala si cantavano i vespri. Anche questa era addobbata, e scintillante di lampade. Il soffitto di essa non era piatto come quello dell'altra, ma bensì a piani sovrapposti e terminava in una cupola di forma bizzarra. I cantori sedevano nel coro, dietro al rabbino o primo cantore. Questi era vestito di un lungo abito nero, e portava in capo una berretta sacerdotale nera, molto alta, dalla quale scendevano ai due lati i lembi di un velo bianco. La semplicit

Anni fa, quando la Gloria si era schiusa come un immenso fiore di luce innanzi a lei, e che, all'improvviso fragore del suo successo, tutti i poeti d'Italia erano venuti a felicitarla e ad adularla Uno non era venuto. Quegli era il grande Cantore della rivolta, il Poeta pagano della nuova Roma.

Giunto alla fine della seconda parte, la quale, anzi che un canto, fu una recitazione drammatica, accompagnata da rauchi suoni di corde, il pellegrino fece la seconda sosta. La brigata non fiatava; ma il suo silenzio non era per fermo testimonianza di freddezza; chè ben dimostravano il contrario gli sguardi fisi e le labbra ansiosamente tese verso il cantore.

E quando il cantore dei Sepolcri, negl'immortali suoi versi eternò Milziade ed i suoi valorosi di Maratona, egli non pensò certamente alle legioni vincitrici della falange macedonica. Eran trecento ! trecento i giovani romani che agli ordini di Muzio tramavan la liberazione di Roma. Trecento!

«Gran Diosclamò Annetta; «io conosco questa canzone: essa è francese, ed una delle ariette favorite del mio caro paese... È un nostro compatriota che canta e dev'essere il signor Valancourt. Piano, Annettadisse Emilia, «non parlar forte; potremmo essere intese. Da chi? dal cavaliere? No, ma qualcuno potrebbe tradirci. Perchè credi tu sia Valancourt quello che canta? Ma zitto: la voce diventa più forte. La riconosci? Signorinarispose Annetta, «io non ho mai udito cantare il cavaliereAd Emilia spiacque assai che l'unico motivo di Annetta per credere ch'era Valancourt, fosse che il cantore era Francese. Poco dopo udì la romanza intesa alla peschiera, e il di lei nome fu ripetuto così spesso, che Annetta gridò ad alta voce: «Signor Valancourt! signor ValancourtEmilia tentò trattenerla, ma essa gridava sempre più forte; la musica cessò, e nessuno rispose. «Non importa, signora Emiliadisse la ragazza; «è il cavaliere senz'altro, ed io voglio parlargli. No, no, Annetta; voglio parlargli io stessa. Se è lui, riconoscer

La spiritosa giovane Baronessa Martines metteva in musica con dolcezza degna dell’originale qualche canzonetta che l’amabile Cantore delle «Quattro Stagioni» scriveva per lei. Anna Maria Bonanno, ingegno pronto e luminoso, con profondo intelletto studiava gli scelti volumi del suo ricco studio; che a lei faceva omaggio della sua Biblioteca galante il tipografo Rapetti³⁷³. Educando la prole alla piet

Frattanto un involto di piccola mole era caduto dall’alto del verone a’ piedi di Fiordaliso, e cinque dita raccolte alle labbra della divina ascoltatrice dei suoi versi gli mandavano un bacio. Il cantore era rimasto estatico a raccogliere il bacio; donde avvenne che non si chinasse subito a raccogliere il messaggio, e quando, sparita la dama dal verone, si volse per farlo, una mano traditora gi

⁴⁸⁵ Pindemonte, I Sepolcri. Bei versi, invero, che non fanno onore ai gusti del malinconico Cantore veronese, ma che bastarono a far dare il nome di Via Pindemonte alla strada dei Cappuccini. Ora anche nel seppellimento una distinzione non poteva mancare.

Era il grillo solitario, il notturno cantore, che faceva capolino sull'uscio, e si rintanava sollecito. Questo ricordo d'infanzia tornò alla mente del giovine. Il negro animale, stuzzicato dalle sue dimande improvvise, era comparso più volte, mostrando le sospettose antenne, ma s'era rimbucato da capo.

Ma l'eroe castigliano, superiore al greco per coraggio e virtú, ebbe la sventura di non trovare un Omero che lo celebrasse. E come trovarlo a que' tempi, ne' quali il rozzo cantore si pose a comporre il poema?