United States or United Arab Emirates ? Vote for the TOP Country of the Week !


Dopo una risciacquata e una golata, la buttai in terra come se fosse stato un liquido avvelenato. Puah! Lo smanettamento, la consegna delle buste coi denari e la registrazione dei detenuti durò una buona mezz'ora. I viaggiatori sembravano stracchi morti. Nessuno diceva una parola. Qualcuno sbocconcellava la pagnotta e qualche altro rimaneva in piedi.

Mi buttai ginocchioni, davanti a la sponda del letto, baciando la sua mano esangue, quasi fredda per l'invadente gelo della morte. Perdonami, Fausta! Perdonami! balbettavo convulso, senza lacrime. Ebbe la forza di sorridere e di agitar le labbra, per parlare. Addio!... Muoio.... contenta!

Era l'unico ricordo che mi restasse di quel pover'uomo. Intanto il vento seguitava a mugliare. Allungai una mano per tastar Gigino, e lo sentii ghiaccio marmato. Di certo il bambino aveva preso del fresco. Non potevo più dubitarne. Verso le otto mi levai adagio adagio, mi buttai lo sciallino sulle spalle e in un attimo fui fuori. Da casa mia al Ponte Vecchio c'era un passo.

E gli tesi la mano, e riparai nella mia camera, e mi buttai sul letto con la testa fra le mani che mi scoppiava, a rievocare, a considerare, ad architettare. Mezz'ora dopo, il piano era stabilito.

Un improvviso groppo di pianto mi salì dal cuore alla gola. In quel momento il cameriere mi annunciava la inaspettata visita del Bissi. Mi buttai tra le braccia del mio amico, con un senso di rifugio, quasi chiedendogli protezione. Che cosa avviene? egli domandò a Lostini. Una guarigione, se non mi inganno, rispose questi commosso.

Buttai a caso lo sguardo sopra alcune inscrizioni; e mi parve di vedere i superstiti lagrimosi, e d'udire i rotti singhiozzi, e mormorare fra le lagrime agli indifferenti le virtù dei defunti. Un'anima ha vissuto è partita; è la storia di ognuno. La tomba ha una parola sola per tutti; ogni tomba ha un'intera leggenda che non è compresa che da pochi talvolta da un solo e per poco tempo.

Arrivai a un albergo, buttai la valigia nel patio, e cominciai a errare per la citt

Una sera tornai a casa pieno di malinconia e mi buttai sul sof

Avevo lavorato tutti i giorni come nelle altre settimane e alla domenica ero andato col mio ragazzo a pescare. Di che cosa dovevo avere paura? Dissi alla moglie di non inquietarsi che sarei ritornato subito. Il signor questore non era uno stupido e sapeva quel che si faceva. Mi buttai in dosso la giacca in fretta e giù dalle scale con loro. Mi parevano buoni diavoli.

Dopo un mese d'incessante lavoro fantastico il mio manchevole ingegno non era ancor giunto a concepire un intero piano di romanzo che mi soddisfacesse. Non ne avevo in mente ben chiari che i primi tre o quattro capitoli. Intesi che ostinandomi a immaginare tutto il romanzo di primo getto, avrei finito con darmi per disperato, e mi buttai addirittura a scrivere, nella fiducia che, piantata bene l'azione, si sarebbe poi svolta, anche più naturalmente, da . Trascrivevo regolarmente il mio lavoro per Violet e glielo mandavo ogni settimana. Alla fine del quarto capitolo ebbi un assalto di malinconia nera. Incominciò col dubbio di non saper continuare; il dubbio diventò terrore; poi anche i capitoli scritti mi parevano assurdi, gelidi, pessimi; poi mi figurai di perdere l'ingegno, di non sapere, di non poter più niente. Mi persuasi che se Violet non si era risolta di mandarmi una sola parola, era per questa indegnit