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Imparate, signor cancelliere, imparate l'arte del criminalista! Noi dobbiamo far tesoro delle ore notturne. Questi sono i momenti più propizi per esaminare i detenuti. Essi vengono svegliati dal sonno e subito tratti innanzi al giudice; si presentano all'esame tutti sbalorditi e confusi.

Mi sono servito dell'esempio più difficile. Gli esempi facili sono con le finestre sopra o sotto o a fianco della mia. Il linguaggio dei detenuti è di una semplicit

Oh, quella non era via d'arrivarci.... E però minchione chi aveva fegato in corpo e non cercava d'ingegnarsi.... ¹ Sale comuni dei detenuti. che mastro Pasquale eccitato sempre più da questi discorsi, mostrava il pugno al cielo, urlando tutto rosso, con gli occhi che pareva volessero schizzargli dalle orbite, e i denti stretti.

Egli coll'ajuto di Cantoni e di Cecilia, che lo provvide delle chiavi, schiuse le carceri ai detenuti che riuniti ai suoi Volontari, ebbero presto buon mercato di quanti birri albergavano in fortezza, e legatili colle mani dietro, li fece condurre sotto guardia fuori del recinto delle mura.

»Rimasti , ed a quest'ora fatti cenere, o volati nelle nubi» rispose Paolo. «Essi, digiuni da tanto tempo di bevande spiritose, che non potevano comprare quando eran detenuti, perchè senza soldi, avendo ricevuto la chiave della cantina per prepararvi delle materie incendiarie, vi si sono ubbriacati talmente con vino ed acquavita che, avendo perduto i sensi, diedero fuoco senz'ordine.

Il coperchio del bugliolo bacia bene e questo vasone da notte rimane chiuso in un buco che ha l'apertura anche lungo il corridoio esterno. Lo scopino lo porta via e ve lo rimette senza annoiare i detenuti nella stanza. Acqua, vino, cibi vengono serviti dal buco dello sportellino.

Prima di noi, in altre galere, egli aveva avuto sotto di Amilcare Cipriani e De Felice. Per ammazzare il tempo e impedire agli amici di pensare che stavamo per diventare dei numeri di matricola, mi misi a narrar loro la fuga del principe Krapotkine dall'ospedale dei detenuti di San Nicola di Pietroburgo. Fu un grido unanime di protesta. Era una fuga che sapevano tutti a memoria.

Recatosi al carcere dell'Evêché dove gli accusati erano detenuti, egli deliberò di cominciare il nuovo interrogatorio dalla giovane. Lo sprezzante atteggiamento di lei nel giorno della catastrofe gli aveva lasciato il desiderio e quasi il bisogno di misurarsi con quell'anima fiera per piegarla e forse confonderla.

Prima di tutto non è possibile trovarsi d'accordo in un carcere che ha tanti detenuti che vanno e vengono in un giorno. Poi si farebbe del male alle guardie che stanno più male di noi che abbiamo svaligiato o assassinato qualcuno.

Il 12 agosto del 1794 il Caramanico, impressionato delle frequenti fughe di detenuti, pigliava provvedimenti acconci ad impedirle; ma non presumeva che il trattamento sarebbe continuato com’era stato fin allora.