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La sera, appena mi avevano coricato, il babbo sedeva al cembalo nel peilo attiguo alla grande camera da dormire; per l’uscio spalancato io vedevo dal mio letto il tavolino dove lavorava la mamma, rischiarato da una lucerna a beccucci colle ventole verdi che oscuravano intorno l’ambiente, mentre la candela del cembalo mandava dalla persona del babbo un’ombra gigantesca che entrava per l’uscio e saliva sulla volta bianca della mia stanza fin sopra il mio capo.

Era entrato appena nel salotto attiguo che si incontrò con la suocera la quale, a vederlo così pallido, diede un passo indietro. Ma ricompostasi subito Sei tu? disse. Venivo ad annunziarti che tutto è finito. Finito? balbettò Alberto. Gi

Ah, egli disse, appena ebbe ripreso un po' di fiato, non ho fortuna io! E le lacrime rigavano le sue guancie smunte, rugose, anzi tempo. La mia prigione è distante dalla vostra per quasi un centinaio di passi.... Nelle passeggiate, che un tempo mi eran concesse, avevo osservato che attiguo alla mia prigione era un terrapieno: e a' piè di esso un fosso largo, profondo: di l

E che cosa ha fatto la polizia, non sapendo scuoprire, perdendo, anzi, a dirittura, le traccie di tal gente? «E non basta! «Attiguo al luogo del delitto è un infame raddotto. «Perchè la polizia non ha spinto oltre quelle infette pareti le sue indagini? «Ha forse essa avuto paura, mettendo il piede in quella soglia di sozzure, di contaminarsi, di lasciarvi il proprio candore?

«Da una spada insanguinata rinvenuta sul luogo del delitto e su cui stava inciso un nome, la Giustizia potè riconoscere autore del misfatto il conte Alberto Sampieri di Milano, proprietario del bosco e d'un castello attiguo. «Si procedette tosto al di lui arresto ma, il conte erasi gi

Fu aperto l'uscio del salotto attiguo: e un servitore, con un passo accelerato, rosso in volto, ansante, venne ad annunziare alla principessa che era arrivato l'intendente della tenuta di Mondrone e domandava di parlarle.

Egli, indugiatosi un istante nella grande sala, nella quale non era alcuno, udì le voci che provenivano dal salotto attiguo. Parlavano, a volta a volta, sua sorella contessa Ada de Idris, la contessa Osvaldi, la contessina Fioresi, e dall'acciottolìo di chicchere e di piattini si comprendeva che le gentildonne stavano bevendo il .

Entrarono in quella botteguccia, che il soldato aveva poco prima additata. Era deserta; ma da un attiguo stanzino uscì con furia un giovine, il quale, veduti appena i due che venivano, si fece loro incontro e fulminò con un'occhiata lo sbaldanzito cappellano.

Stavano dunque radunati nel salotto attiguo alla sala da pranzo il notaio, le due donne e il marchese, che era venuto come il solito, verso le otto a far la sua visita per trovarsi fra gli amici di casa e per vedere l'Enrico. Il babbo schiacciava un sonnellino. Il marchese parlava colle due donne di cose indifferenti. Elisa era distratta.

Il commissario proseguiva frattanto le ricerche in uno stanzino attiguo, lo spogliatoio, dove un altro armadio, il lavabo ed i bauli tenevano tutto il luogo disponibile. Non vi trovò nessuna carta. Rientrato nella camera, la traversò dirigendosi alla sala: qui le ricerche furono ancora più brevi ed inutili; perchè, oltre i divani e le poltrone, solo una tavola piena di minuti ninnoli e il pianoforte sul quale stava spiegato un fascicolo del Pessard la mobigliavano. Gi