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Aggiornato: 18 luglio 2025


Le piaceva anche il pianoforte che qualcuno suonava malissimo nell'appartamento attiguo; il pianoforte che faceva disperare Nancy quando cercava di mettersi a scrivere. Tu che sorridi ancora inghirlandata Dal fiore biondo della puerizia.... scriveva Nancy, cercando di non udire lo strimpellamento dei vicini. Oh glauco-occhiuta, oh cerulo-venata.... Minna!

Salutò; passò subito nel salottino attiguo, si mise al piano sfogliando un album di musica classica. Suonava sotto voce, interpretando la musica secondo la disposizione d'animo del momento, cercando e trovando una muta simpatia fra stessa e il suono.

Quella notte non dormii affatto e la mattina seguente fui il primo a entrar nel salottino attiguo alla sala da pranzo dove gli inglesi scendevano fra le sette e le nove a prendere il thè. Mi era venuto nella notte il dubbio che la dolce voce appartenesse ad una signora che avevo veduto per la prima volta il giorno innanzi, e che era discesa a pranzo con l'altra dal profumo di rose.

Mentre la principessa si alzava, era giunto nel salotto attiguo il marchese di Trapani, che veniva a riprendere la figliuola. S'incontrò con Enrica e la salutò appena, inchinandosi: gi

Due, che giocavano in un salotto attiguo, assorti nella loro partita non intesero e non videro nulla: nel silenzioso stupore di quel momento si sentivano distintamente le loro irose osservazioni. Un reporter di un giornale del mattino scarabocchiava in un boudoir il suo cenno descrittivo.

Passò nel salottino attiguo a quello e il signor Svarzi la seguì. Zia Marta voleva sentire il suono del piano a qualche distanza. «È un suono smorzato che riesce più soave! diceva. Fatt'è che Lucia si trovò nel salottino sola con Aldo Svarzi; cosa che la seccò, ma a la quale non avrebbe potuto mettere rimedio senza usare uno sgarbo.

Maud, spaventata, andò a rifugiarsi in un attiguo gabinetto, e pregò. Due ore dopo, il signor di Lavandall rinvenne in . Si guardò attorno: era solo in mezzo alla tenebre, e... vedovo! Vedovo! sclamò egli infatti, cercando dello sguardo e del desiderio la moglie. E ricadde nel parossismo. Al castello di Lavandall.

Essa lo guardò sfrontatamente, con un sogghigno ironico, beffardo, poi, a un tratto, senza dir parola, lo afferrò per un braccio e lo spinse, lo cacciò barcollante, incespicante sui tappeti, nel salottino attiguo alla stanza da letto; prese il suo abito, il suo gilet, glieli buttò dietro; e sbattè le portine, girò la chiave, sempre senza dire una parola, senza dir niente, muta.

Uscii per la porticina che Bazzetta si era affrettato ad aprire, la quale metteva nell'orto attiguo al giardino, il quale orto fiancheggiava il presbiterio dal lato opposto alla chiesa. Da quello un'altra uscita apriva sulla strada dei monti.

Una sera ci trovavamo a pranzare insieme con altri amici in un restaurant e volle pagar lui il conto. Ma quando questo gli fu presentato dal cameriere, egli s'accorse che aveva dimenticato di preparare il denaro e, senza dir nulla, si ritirò misteriosamente in un camerino attiguo alla sala: era andato a cavare un luigi dalla famosa cintura che teneva sotto la camicia!

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