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Aggiornato: 28 luglio 2025
Nel comparire al cospetto di tanti uomini assembrati in quel luogo, si sentì oppresso da una vergogna insolita, pensando che a tutti era noto aver lui dovuto piegarsi all'altrui volere.... una simile vergogna lo sbaldanzì.
Gli disse che a volere che la cosa andasse, bisognava parlarne a certi suoi amici di Palermo, uomini veri, e si dettero la posta per i quindici del mese, a un'ora di notte, nella taverna del zu Deco Arculeo, la prima che s'incontrava all'uscir di porta Montalto, fatti una ventina di passi a destra.
MASTICA. Non vo' far questo dispiacere a me né alla mia persona; so ben quel che tu vuoi. Per parlarti chiaro, balia, se ben tutte le donne son insaziabili di natura, la tua non ha né fin né fondo. Star morto di fame, stracco, fastidito e donne intorno, pensalo tu. BALIA. Non vo' quel che tu pensi. MASTICA. Io pensava quel che tu suoli volere. M'hai ritornato l'animo: lasciami respirare un poco.
Eccomi preso daccapo a quest'immensa rete dorata, in cui ogni tanto bisogna cascare, volere o non volere. La prima volta ci restai quattro mesi, dibattendomi disperatamente, e benedissi il giorno che ne uscii. Ma vedo che la colpa era tutta mia, ora che ci ritorno .... composto a nobile quiete,
ch’assolver non si può chi non si pente, né pentere e volere insieme puossi per la contradizion che nol consente”. Oh me dolente! come mi riscossi quando mi prese dicendomi:
Gli sovvengono ad un tratto alla mente tutte le faccende che sono ite a male nelle sue mani, tutte le persone cui ha recato danno col volere proteggerle; e questa ricordanza, questa convinzione mortalmente lo feriscono.
Se amare è volere il bene, amare il prossimo è includerlo ed associarlo nella comune ricerca di un identico bene.
Un altro pericolo all'Austria verrebbe dal volere i Veneti soggiogati a sè; che insorgendo taluna delle tante schiatte a lei sottomesse, la necessit
POLISENA. Or poiché l'amate tanto, vostra sia; e farò che don Ignazio ve la conceda. DON FLAMINIO. Con una medicina mi sanarete due infermitá, di amore e di gelosia; e vi arò sempre obligo delle due vite che mi donate. DON IGNAZIO. O madre, non vi promettete tanto di me, ché ancorch'io volessi non potrei. POLISENA. Ben potreste, sí. DON IGNAZIO. E s'avesse il potere non avrei il volere.
Con la stessa gamba impacchettata? Con la stessa mania di volere e di non poter uscir a vedere il sole, a veder camminar la gente per via, a vedere le carrozze, a camminare? Va l
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