United States or Cuba ? Vote for the TOP Country of the Week !


Peppe gli raccontò ogni cosa, tra scaltri ammicchi, e sghignazzamenti. E ora che ne faremo? domandò Castrenze. Le porterò a un altro, to'. Bravo. E così fece: e l'indomani nuova gozzoviglia nella taverna del Maffioso: e nella piazza il solito «aspetta

Ai bevitori del buon vino dei Castelli era nota una taverna, situata in un vicolo a piedi del Monte Quirinale, a poca distanza della fontana di Trevi. Era l'osteria della Sora Rosa.

PEDANTE. Di cosí nefando atto vuo' che ne resti memoria ne' secoli futuri. GIACOCO. Chiappino, fa' sta caretate, porta chisto all'osteria dello Cerriglio, perché averá scagnata la taverna. Guai e maccaruni se voleno mangiare caudi caudi; e se non se ne vuole ire, dalle quarche manomerza. CAPPIO. Andiamo, ch'io vi condurrò al Cerriglio.

La diseredazione di Giacomo, ordinata dal padre suo Francesco Cènci, è cosa fuori di dubbio; avvegnadio si ricavi dal chirografo spedito da Clemente VIII a Monsignor Taverna, rammentato nelle note precedenti: «Francisci testamentum in quo Jacobum...... exeredavit, sive ejus successione privavit».

Codesta allusione, in mancanza di notizie particolari, fa supporre aver avuto la Saveria un figliolo forse gobbetto: e così sarebbe spiegata la fortuna insolita del caffè-ristorante, come oggi si direbbe, o della elegante taverna od osteria, come si diceva allora,

Per la qual cosa volgendosi loro, con voce spenta favellò: Dite al Governatore Taverna che avete trovato un morto, il quale non muterebbe la propria sorte con quella di lui. E abbandonatosi sul guanciale rese l'anima al Creatore.

La più pudibonda di tutte, sebbene la sua taverna ci avesse gli avventori più sboccati di tutti i dintorni, epperò la ci avesse dovuto riuscir manco tenera delle altre, era la Piccina, padrona dell'osteria degli Amici.

Quella? mi dissero, come ne parlavo una volta tra conoscenti Quella è donna Clorinda. Finalmente la ripescai, una sera di estate, in una taverna di Piazza Francese. La vecchia v'era seduta in fondo, quasi accanto al focolare, e di faccia a lei, alla medesima tavola, cenavano due facchini del Molo Piccolo e un soldato della vicina caserma.

Quando al Papa parve tempo di muovere l'antenna e sciogliere la vela, chiamato a se monsignore Ferdinando Taverna, che stava in agonia del cardinalato conferitogli più tardi sotto il titolo di Santo Eusebio, gli consegnò la sentenza dicendogli: Vi renuncio la causa dei Cènci, acciò quanto prima ne facciate la debita giustizia.

Nella taverna il fumo del tabacco faceva come una gran nebbia turchiniccia, di mezzo a cui s’intravedevano le facce varie dei bevitori e delle male femmine. C’era Pachiò, il marinaro invalido, a cui una untuosa benda verde copriva l’occhio destro infermo d’una infermit