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Aggiornato: 5 giugno 2025


Tutti questi contrattempi gli sembravano di pessimo augurio; capiva che non ne aveva colpa nessuno, che nessuno prevedeva il suo arrivo per quella sera.... Eppure, malgrado di tutto, si sentiva l'anima oppressa dalla malinconia. Perchè le signore Dal Bono facevano toilette a quell'ora? Dove andavano? Non le avrebbe dunque viste che un momento?

Non ebbi la fortuna di trovarmi sul Clapier col tempo sereno, ma confesso che non credo di aver perduto molto. Le catene delle Graie e Pennine offrono quasi lo stesso aspetto, viste dal Colle di Tenda o dietro a Cuneo, come dal Clapier, e del resto, tra queste cime tanto lontane, non spiccano in modo imponente che pochi gruppi molto nevosi, quali il Gran Paradiso ed il Monte Rosa; il solo picco abbastanza lontano che per se stesso appare maestoso è il Monviso, che si vede da quasi dappertutto; molto attraente è certo l'aspetto della pianura che non è troppo lontana, ma pure spesso velata dalle nebbie; però la si vede ben meglio dalla Besimauda o dal monte l'Arp. Quanto al mare, anche nei giorni più limpidi, mai non vidi dai monti di queste Alpi, distanti almeno 30 chilometri dalla costa altro che una specie di piano abbastanza stretto, in apparenza immobile, senza lustro ed il cui uniforme colore bigiastro spiccava sull'azzurro dell'orizzonte. È vero che il Freshfield, dalla Cima di Nasta, vide una cappella vicina a Cannes ed il fumo del treno che proseguiva verso Nizza; ma questo deve essere un caso ben raro! In generale nelle vedute di paesaggi così lontani, c'entra più l'immaginazione che l'occhio, e l'immaginazione la si ha anche quando la nebbia vela l'orizzonte. Per me, le parti più amene del panorama del Clapier sono il bel bacino di San Grato, coronato da prati e boschi, le foreste di castagni dietro a Belvedere, i verdi monti della Valmasca ed attorno a Tenda, e sette laghetti, fra altri il Lago Bianco coperto di «icebergs» e gran parte del Lago Lungo. Imponente è invece l'aspetto di tutte quelle giogaie, per lo più nude, rocciose ed oscure; specialmente distinguonsi l'altissima Serra dell'Argentera, la lunga cresta del Carbonè, i picchi della Lusiera e del Ciaminejas, il Bego simile ad un cupolone, il Capelet, la Cima dei Gelas e la Punta della Maledìa. Quest'ultima, chiamata Cima di Caire Cabret sulla carta sarda, e lasciata senza nome sulla nuova dell'I. G. M., che le d

Ecco il professore! gridò Bardelli correndo ad aprir lo sportello d'una vettura di prima classe. E chiamava: Signora Diana, signora Diana! Addio, Bardelli disse Varedo consegnandogli una valigia. Chiami un facchino. Se non ha altro bagaglio non val la pena... C'è la signora con la bimba. Le ho viste rispose il deputato mentre accennava con la mano che non si affrettassero.

AP. Oh, abitano streghe in questi luoghi? certo che per vederla non mi sarebbe grave l'andar dieci miglia. FR. Se dunque tu non n'hai mai viste, ora potresti vederne. AP. O s'egli avvenisse che io potessi trovare uno uccello che gi

Dunque, la bella Ruzzani è partita? chiese la contessa Gamberini alla sottoprefettessa, su quel canapè di damasco rosso che i lettori conoscono. , è andata a Milano per certe spese. Un matrimonio alle viste? Eh! rispose la sottoprefettessa, non dicendo no. Qui non c'è nessun partito per lei, ch'io mi sappia; ripigliò la contessa, cercando di scoprir terreno.

Intorno la campagna è ridente, con lo sfondo incantevole delle montagne umbre. Percorrendo, come ho fatto, questi dominî che appartennero ai papi, bisogna convenire che era il loro un ben prezioso Stato, di cui la corona nessun re avrebbe sdegnato. Se si sono viste con i propri occhi queste campagne e queste antiche citt

«Appunto. «Ah! lo diceva pure io, che le fisionomie dei signori i quali mi fanno onore, non le dimentico! Anzi, ricordo che il suo servitore mi disse, che lei andava a Torino per farsi medico.... «Avete buona memoria: disse Giuliano mangiucchiando; e l'oste inchinatolo rispettoso, fece le viste di correre a un tintinnio di bicchieri, che veniva dall'altra mensa.

Erano memorie di un primo amore, di una prima colpa; ma di un amore più gentile e più elevato che egli non avesse sentito, di una colpa più dolce e più generosa che egli non avesse commesso. La sua mente spaziava in un mondo di affetti ignorato, percorreva regioni mai viste, evocava dolcezze mai conosciute.

Tu cominci a farmi dubitare delle tue caste intenzioni, osservava Ettore, una volta ch'io lo tormentava perchè mi desse la certezza della guarigione di Laura. Ti pare? Sarebbe enorme, non dico, mormorò Ettore; ma ne ho viste di peggio.

Ero imbarazzato. Avevo ideato il pretesto di non ricordo più qual libro da farmi prestare. Fanciullaggine! Il vero motivo della mia visita era quello di osservare, se mai lo avessi scoperto nel salotto, il ritratto di sua sorella. Lo avrei riconosciuto dal posto in cui si sarebbe trovato, certamente accanto al ritratto della madre o del padre morto, o della zia. La madre e la zia le conoscevo per averle viste una o due volte pochi mesi prima. Le due donne vivevano ritirate, non frequentavano societ

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