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Alla stazione centrale si fecero prima uscire De Andreis e Romussi. Quando discesero dal predellino della vettura Valera e Federici, gli altri due erano scomparsi. Turati lo si fece partire per Pallanza mezz'ora dopo, in un omnibus piccolo, che lo aspettava nello stesso cortile. Egli si era portato via il materiale per scrivere un libro sul socialismo italiano.

Dopo ripetute raccomandazioni, baci, amplessi e sospiri, l'Agata ci accompagnò sulla porta, e saliti nella vettura che ci aspettava da un pezzo siamo partiti, mentre tutti ci mandavano i più cordiali saluti coi cenni delle mani, e coi fazzoletti spiegati.

Verso mezzogiorno il direttore dell'albergo picchiò all'uscio. Desidera approfittar del nostro omnibus, o preferisce che chiamiamo una vettura egli domandò alla Teresa. Chiamino la vettura ella disse e la mettano nel conto. E il biglietto della ferrovia lo ha? No. Se vuole, poichè c'è tempo, possiamo mandar subito a prenderglielo in Galleria. Grazie. Un primo per Venezia, non è vero?

Il buon milanese che, vergognoso, solo, rincantucciato nel fondo di una vettura, arriva sulla piazza della Fonte Lelia, allo stabilimento del mio amicone Giorgetti, e guarda l'orologio e vi trova segnate le 6,30 dopo il mezzogiorno non può a meno di consolarsi, dicendo: Qui fra i monti si fa presto sera. Almeno domani la Sagra sar

Una nuova luce si fece allora nella mente di Rosen; andò a visitare quell'abisso, e conobbe che era impossibile sopravvivere a quella caduta: risolse sull'istante, uscì solo in vettura, spinse il cavallo alla carriera più concitata, e si precipitò giù dal picco.

Non so come egli fosse stato informato della partenza, dell'ora e del luogo. Ma ricordo ancora con fremito i modi brutali dei carabinieri che volevano allontanarlo, il loro sospingermi dalla portantina nella vettura, ch'io potei appena stringergli la mano, e il loro avventarsi furente, per riconoscere un giovane che stava fumando a poca distanza e m'avea salutato del capo.

E così? domandarono premurosamente i padrini ad uno dei medici, appena il Parabiano fu adagiato nella vettura che dovea ricondurlo in citt

Su questo terrazzo erano appostati alle quattro e mezzo del mattino tre uomini, Lorenzo Salvani, l'Assereto e il servo Michele. La vettura con la quale erano giunti, l'avevano mandata più innanzi.

Su ’l mezzodì la vettura prefettizia giunse in vista. Il popolo si dispose in semicerchio per chiuderle la via. Antonio Sorrentino arringò, non senza un certo sfoggio d’eloquenza fiorita. Li altri, fra le pause dell’arringa, chiedevano in vari modi giustizia contro li abusi, sollecitudine e validit

Una voce femminile lo chiamò, dal lato del marciapiedi. Cocchiere!... Rocco si volse. Era una signorinella pallida e piccola con certi grandi occhi neri lucenti, vestita di nero: qualcosa tra la maestrina e la cameriera di buona famiglia. Montate! disse Rocco Dove andiamo? Ella rimase in forse un momento. Poi disse: Alla Posta. La vettura si mise in moto. A un tratto il cocchiere gridò: Bada, ohè!