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Aggiornato: 11 maggio 2025


Era una giornata serena dello scorso agosto. Il cielo era tutto azzurro cupo, tranquillo, senza una nube bianchiccia o cinerea, che macchiasse di un'ombra nera le pendici rocciose dei monti; senza neppure quegli screzi rosei a tinte luminose e calde, che sono, sull'infinita serenit

Una bruma bassa e folta addensavasi sopra l'intero paesaggio: nel letto del Cormor, fra le due rive rocciose, l'acqua alta e giallastra scrosciava con sordo rumore fuggendo sotto le sferzate violenti della pioggia.

Passammo così per diversi piani e diverse colline rocciose, sempre rallegrati da nuove vedute di roccie, valli e mare, sino a che non discendemmo a Rio. Qui rumoreggia giù dalle alture un ruscello che si scarica nel porto. Da esso il luogo ha preso il nome di Rio.

Le sue montagne erano più alte e rocciose di quante egli ne avesse vedute in quell’isole; per contro, sorgevano dal verde cupo di fitte boscaglie le ridenti colline; e le verdeggianti praterie che la circondavano, i segni di coltura che offrivano le pianure, i fuochi innumerevoli che si vedevano brillare nella notte, le colonne di fumo che di giorno s’innalzavano al cielo, davano indizio di un popolo numeroso e felice.

Le donne, i fanciulli e i vecchi duravano fatica a tirar innanzi. Parecchi rimasero per istrada, estenuati, morenti. Mancavano di bestie da tiro, di carri. Alcuni infermi furono trascinati su carretti a mano, lungo tutta la strada. In causa dell'inverno precoce e terribile, la traversata delle Montagne Rocciose fu una vera rotta, come una ritirata di Russia.

Assai più alte sono le cascate che scendono dalle pareti laterali o nei burroni terminali delle vallate. Sul lato sud però, esse sono d'ordinario molto piccole nell'estate, e conviene vederle nell'autunno: quella sotto il Lago Agnel, alta ben 200 m., è bellissima anche nei mesi caldi. Sul lato nord ve ne sono delle molto copiose, però il loro letto è in generale scavato profondamente nelle pareti rocciose, cosicchè non se ne può vedere bene che un certo tratto; tra le più rimarchevoli sono quelle del rivo dei Gelas, dell'Argentera, della Ruina (sopra il lago omonimo), ma particolarmente ricco ne è il vallone di M. Colomb, nel quale ogni rio ne forma delle bellissime. Quella della Valletta Grande, dietro alla Trinit

Alle undici e mezzo arriviamo al passo del colle, che si fa entro una piccola trincea, il solo punto forse dove in tutta questa strada si veda traccia di lavoro d'uomo, e ci si presenta un nuovo panorama: non l'imponenza dei ghiacciai della Svizzera, non il grandioso delle nostre montagne scoscese e rocciose e intarsiate da laghi o da corsi d'acqua, ma una sequela infinita di monti conici che si vanno man mano innalzando, e coperti tutti da dense foreste.

Discendendo collo sguardo lungo le pareti giù nel profondo si osserva una meravigliosa vegetazione: in forme bizzarre e fantastiche, simili alle stalattiti, crescono dappertutto cespugli di lentischi e ginestre selvatiche dai fiori dorati. Le pareti presentano tutti i variati colori dell'iride perchè ora la roccia si tinge di un delicato grigio argenteo, ora invece è di un bel rosso acceso, giallo o turchino scuro, oppure nero addirittura. Il paesaggio alpestre che circonda questa fonte offre uno spettacolo di straordinaria bellezza. Qui, dietro gli alberi verdeggianti, sorge melanconicamente l'oscuro villaggio di Collepardo, laggiù una lunga distesa di valli rocciose discende a perdita d'occhio, più in l

Il più bel gruppo è quello dei tre Laghi del Basto, distanti appena 500 m. tra loro, ma con sponde rocciose, talvolta a picco e sempre malagevoli da percorrere; sulla sponda est del lago inferiore crescono ancora bei larici, mentre attorno a quello superiore non vive pianta legnosa, se non qualche piccolo rododendro; il bacino piano a meriggio ed il terrazzo orientale sono però coperti da erba.

Quella, continuò il Martellieri quasi recitasse una lezione, quella che la Terra del Fuoco ha visto nascere, o quella che passeggia lungo le rive dell'Orenoco, o quella che va a caccia sulle Montagne Rocciose? Quale americana, insomma? L'America si stende per circa quindici mila chilometri tra l'Oceano Atlantico ed il Pacifico....

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