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Va pure; disse Aloise, io non ti seguo. Perchè? Sei forse stanco? , un po'; ma non te ne dar pensiero. Ti aspetterò qui seduto sull'erba, e tu mi porterai le novelle dell'antro muscoso. E delle stalattiti. Perchè, soggiunse il Pietrasanta, volgendosi al giardiniere, ci saranno anche le stalattiti; non è egli vero, Giacomino? L'ha da vedere, Vossignoria, che grotta! rispose questi.

La natura ha riunito molte cose notevoli intorno a Collepardo, perchè solo a poca distanza dalla grotta delle stalattiti, vi sono le famose sorgenti d'Italia, il pozzo di Santulla, proprio sulla via che conduce alla Certosa. Volevo giungere a questa Certosa prima di sera per chiedere ospitalit

Proprio la stessa, in questo chiarore singolare che mi ricorda la luce inverdita dai velarii di capelvenere nella grotta di Pane, laggiù, dove ascoltavamo gemere in tutti i toni le cento candele delle stalattiti. Ve ne ricordate? Mortella.

Da lungo tempo il paese delle favole di Circe fu fissato su questo promontorio che invero, con la sua forma nettamente insulare, i suoi folti boschi, i suoi odorosi declivii, le sue grotte di stalattiti sul mare, costituiva un ambiente, per lo meno non disadatto, a far sorgere una favola magica di antichi navigatori. Il monte Circeo era nei tempi preistorici veramente un'isola, come oggi le isole di Ponza e come un tempo il Soratte. A poco, a poco e certamente molto prima dei tempi dell'Odissea, questa isola si riunì alla terra e divenne un capo. Gli antichi geografi riferiscono che su di esso giacque una citt

La bara deposta, i Fratelli, divisi in due schiere, andarono ad uno ad uno a collocarsi dietro l'altar maggiore. Tutti gli altri si gettarono in ginocchio. Squillò sottilmente un campanello. Don Sebastiano uscì a dir la messa: il coro intuonò le funebri litanie. Otto grosse candele ardevano intorno alla morta, e la cera gocciolava agglomerandosi lunghesse in grosse e bizzarre stalattiti, che Baccio, in ciò assai più decoroso dei sagrestani di citt

Discendendo collo sguardo lungo le pareti giù nel profondo si osserva una meravigliosa vegetazione: in forme bizzarre e fantastiche, simili alle stalattiti, crescono dappertutto cespugli di lentischi e ginestre selvatiche dai fiori dorati. Le pareti presentano tutti i variati colori dell'iride perchè ora la roccia si tinge di un delicato grigio argenteo, ora invece è di un bel rosso acceso, giallo o turchino scuro, oppure nero addirittura. Il paesaggio alpestre che circonda questa fonte offre uno spettacolo di straordinaria bellezza. Qui, dietro gli alberi verdeggianti, sorge melanconicamente l'oscuro villaggio di Collepardo, laggiù una lunga distesa di valli rocciose discende a perdita d'occhio, più in l

In sulle opposte rive Pendono gigantesche stalattiti Coperte di diamanti e luci vive. Si disegnano i rami delle piante In bianco sovra il cielo grigio e smorto. I fiori son spariti e tutte quante Le frondi e l'erbe. Ed ecco tutto è morto Per un tempo e sepolto nell'inverno. Cosi tace talora ogni desìo E sembra spento pure ciò ch'è eterno Sotto il manto di neve dell'oblìo.