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Aveva in Haiti il taorib la stessa potenza magica del Sesamo nella novella orientale di Alì Baba? Probabilmente non si trattò che di una coincidenza fortuita. Ma intanto, i commensali di Damiano incominciarono ad uscir dalla sala; pochi minuti dopo, non c’erano neanche più i due padroni di casa.

Ella si era recata la mattina nell'appartamento di suo marito per dirgli questa parola magica: Io t'amo! Il conte Alessandro si collocava di nuovo tra il principe e lei come un abisso. Ritornata in camera, dopo la scena cui abbiamo raccontata alla fine del capitolo precedente, ella aveva dato ordine per la sua carrozza, e, d'un tratto, era venuta a Parigi.

Quella lettera riboccava di fantasie tutte negre, come l'anima mia era allora, piena zeppa di amarezze e travagliata dalla noia della vita, terribilissima delle umane sciagure. Oh se mi vedessi ora! Se vedessi come m'abbia guarito lo spirito questa magica operetta! Fa' conto che in vita mia non mi sovviene d'aver mai tanto benedetta l'esistenza come a questi .

Una lanterna magica Mi rallegrò le notti; E vidi volti d'ùpupa. Ventri che parean botti, E smisurate orecchie, E code smisurate, E uno stuolo di scimmie Da artisti camuffate.

Papa Gregorio, che combattuto in mille affetti, sospeso all'orlo di abisso profondo, in agonia di pensiero, come quegli che sopra un dado aveva giocato tutto grandezza, fortune, ambizione, progetti, il passato e l'avvenire, tutte le opere ed i concepimenti di una vita, tutto un potere strabocchevole, tutta la magica e paventata signoria di una parola, aspettava; ed aspettava senza velar gli occhi di sonno, senza sentir bisogno di cibo, smanioso, ansante, bruciato da impaziente inquietudine.

Nel tramezzo, in ogni sala, s'aprivano due usciòli: sopra ognuno dei quali una lamina d'ottone indicava qual genere d'impiegati s'avesse a trovare in quello scompartimento. Sull'ultimo di questi usciòli nell'ultima stanza, siffatta lamina più grande, con caratteri più visibili, portava la magica parola: CASSA.

Eppure mi pareva che avrei potuto dire le stesse cose che il Lenzi e il Bissi dicevano. Provavo la strana sensazione che essi parlassero pure per conto mio e che quelle idee me le cavassero di mente per mezzo di qualche operazione magica a me ignota; tanto le riconoscevo conformi al mio modo di sentire e di pensare.

E sugli scalini, indimenticabile spettacolo, seminude o nude, erano sdraiate numerose femmine di bellezza magica.... Alcune Emilia poteva ricordar tuttavia; adagiata alla sommit

La gente accorsa per vedere stava fissa alla distanza di quattro o più braccia dagli scudi dei tenitori, come se una linea magica le impedisse di venire oltre. Le dame romane, guardavano verso la folla per iscorgere qualche loro vagheggiatore, vedendovene alcuno, dimettevano vergognose la faccia; le francesi esultavano su l'onta d'Italia.

Ciò non è possibile, dice l'Urfè, per non avere il Demonio cotal possanza; e se il Poeta intendeva imitare Omero, dovea ricordare che nel Greco sono Dei che fanno di fatti portenti, non sono demoni. Ma secondo la volgar credenza sull'arte magica, uno spirito infernale poteva operare cose troppo maggiori che non è il deviare una saetta dalla mira cui l'indirizza l'arciere.