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Aggiornato: 26 giugno 2025
Mi sembra che le nostre vesti siano così fresche come il giorno che le indossammo per la prima volta, in Africa, al matrimonio della figlia del Re, la gentile Claribella, col Re di Tunisi. Fu un bel matrimonio, che ci ha profittato molto nel ritorno! Tunisi non era mai stata onorata, prima di adesso, con un modello di perfezione simile alla sua Regina. No: dal tempo della vedova Didone. Vedova?
Era una mischianza burlesca di Falstaff, di Shylock, di Don Chisciotte: un bey di Tunisi clericale innestato sur un arciduca austriaco corsaro. Egli ricevè il conte Bonvisi nel suo gabinetto e lo fulminò con queste parole: Assassino, perchè hai tu uccisa tua moglie? Il conte, esterrefatto, restò silenzioso un momento, poi gridò: Perchè io l'amava, ero geloso, ed ella mi aveva disonorato.
La peste a lei! Come c'entra questa vedova? La vedova Didone! E così? Se egli avesse anche detto il "Vedovo Enea", Signore Iddio, come ve la prendete, per questo! Vedova Didone, avete detto? Ora mi ci fate pensare: ella era di Cartagine, non di Tunisi. Questa Tunisi, o signore, era un tempo Cartagine. Cartagine! Ve lo assicuro: Cartagine. La sua parola val più di un'arpa miracolosa.
Così Milano fu cacciato da Milano perchè la discendenza sua regnasse su Napoli! Una gioia non comune vi allieti e questo in oro sopra salde colonne trascrivete: "Trovato ha Claribella, in un viaggio, a Tunisi il marito e suo fratello Ferdinando una moglie l
Sua Eccellenza il conte Leonardo Bollati, che scendeva sotterra in quel giorno d'ottobre 1838, non era un grand'uomo, come volevano far credere i suoi panegiristi. Egli aveva avuto la fortuna di conquistare in gioventù una certa riputazione di valore combattendo sotto gli ordini dell'ammiraglio Emo nell'impresa di Tunisi, e aveva avuto l'abilit
Relazioni straniere di Carlo I d'Angiò. Crociata e trattato di Tunisi. Carlo aspira all'impero greco. S'ingrandisce in Italia. È raffrenato da Gregorio X. Disegni di Niccolò III e nimist
Nelle vicinanze di Ustica per tradimento del capitano veniva assalito da una galeotta turca e condotto con altri cinquanta passeggieri e sedici sue persone di seguito a cinque miglia da Tunisi. Il fatto era grave; ma ancora di più per le complicazioni che doveano avvenire dopo.
Sire, dicevamo che le nostre vesti sono fresche come quando eravamo a Tunisi, per il matrimonio di vostra figlia, ora regina. E la più rara che sia mai veduta l
Quasi sarebbe inutile il dire che conosceva le vie di Costantinopoli e del Cairo, come quelle di Torino, e che aveva pellegrinato, quantunque senza fede, alla Mecca. Noterò, pei dilettanti di cose strane, che aveva fumato nei loro luoghi naturali l'oppio e l'hatschisch, masticata la radice del betel nella patria di Antar, e profumata la barba colle soavi fragranze della schnuda di Tunisi. De' suoi viaggi in America ha gi
E che importa! tu eri tanto buono, tanto agile, e coraggioso da servir di tipo al vero marinaro italiano. Carambollo, compagno mio a bordo di una fregata francese destinata a Tunisi nel 1835, aveva fatto parte dei marinai della guardia, nella campagna del 1812 in Russia quando gl'Italiani erano legati al carro del primo Bonaparte.
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