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Aggiornato: 9 giugno 2025


Giaceva supino; il petto gli si gonfiava a lunghi respiri; le guance attenuate dalla fatica erano pallide; le sopraciglia, i capelli, i panni aveva polverosi; pareva un guerriero che riposasse dopo la battaglia. Oh! se essa avesse potuto vedere il cuore di lui; se avesse potuto leggergli traverso la fronte i pensieri!

Egli stava supino, con gli occhi chiusi, con la bocca semiaperta, con una lanugine bruna sulle gote e su ’l mento, con una mite belt

In quella che era per finire, un suono fievole gli venne udito dalle camere vicine. Aperse l’uscio, entrò con passo deliberato, e come fu giunto fino alla camera di Fiordaliso, sorrise, vedendo il biondo paggio che dormiva supino sul suo letticciuolo e sognava.

Ma il conte sta fermo. Anzi gli restituisce tal urto, che il meschino va a cader supino due passi lontano. La sconfitta di Astolfo però è avvertita appena, tanto sollecitamente risorge dal terreno e in piedi si mostra a fronte al conte. Questi, confortato dal primo pegno di vittoria, ritorna per aggavignarlo dal collo. E vi riesce, e lo solleva circa otto pollici dal terreno.

Regina dormiva supino, la faccia volta al cielo. I suoi lineamenti erano calmi. Le sue palpebre erano socchiuse, di guisa che scorgevasi, tra le due ciglia, come un orlo degli occhi banda di perla incastonando una linea di nero smalto.

Ma partita la cameriera, cominciò a provare una smania sorda: aveva delle distrazioni, non comprendeva più quel che leggeva. Buttò il libro sul tavolino, s'alzò e si mise a passeggiare innanzi e indietro: poi si stese supino sul letto, dove restò a lungo con gli occhi aperti e immobili. Gli ronzavano le orecchie.

Il malato giaceva in una camera presso la portineria, nel letto sempre pronto ad accogliere chi si fosse fatto male, che non era cosa straordinaria, o chi fosse assalito da improvvisa sofferenza. Giaceva supino sui guanciali candidi, la testa bruna abbandonata, gli occhi semichiusi, il respiro affannoso; su la rimboccatura, le povere mani nere di polvere di carbone, stavano inerti.

Allora Pietro mi guardò rischiarato, quasi rasserenato anch'esso. Poi, subitamente accendendosi, mi fece: Vuoi un soggetto di quadro? Un soggetto semplice e grandioso insieme? Immagina. Una nobile figura d'uomo su cui or ora s'è posata l'ala della morte. Giace supino sul suo bianco letto: le braccia lungo i fianchi, e le mani distese in un dolce atto di riposo e di calma.

L'impeto della passione non poteva durare a lungo nella fibra estenuata dell'infermo. Quando il Virey e fratello Consolatore rientrarono poco dopo nella stanza, l'Albani era ricaduto nel letargo; ma il pallido volto supino ai guanciali pareva tuttavia irradiato di felicit

Accennò con gli occhi che voleva parlare, e quando il fratello allentò la stretta, Peppe Sala, disse come in un rantolo, e s'abbandonò contro la parete. Carluccio quella notte non dormì; stette supino nel letto, a occhi aperti, meditando. Egli non sentiva nemmeno un lamento che di tratto in tratto veniva dalla carboniera, dove avevano chiuso la povera Rosa.

Parola Del Giorno

branchetti

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