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E lo vedevo fare ad ogni tratto sempre il medesimo gesto per raccogliere in un fazzoletto quella saliva continua che gli colava dagli angoli della bocca.... Tullio! Era la voce di mia madre. Mi volsi, andai verso l'alcova. Giuliana stava supina, molto abbattuta, silenziosa. Il dottore esaminava sul capo del bambino un principio di crosta lattea.

Ella giaceva supina, con la testa su un guanciale basso. I capelli castagni un poco rilasciati le circondavano il volto, rendevano più tenui e più cerei i lineamenti. Aveva una camicia chiusa intorno al collo, chiusa intorno ai polsi; e le sue mani posavano sul lenzuolo, prone, così pallide che soltanto le vene azzurre le distinguevano dal lino. Una bont

Poi disse ancora, colla sua bella bocca umida, un «No...» prolungato e opaco, il quale inoltre mancava d’ogni ragione palese. Aveva il sapore d’un frutto maturo e caldo, un sapore di mela tolta via dal sole. Rovesciata su la coltre, quasi felice di sentirsi, dopo trentasette giorni, supina, mi carezzava i capelli con le sue mani profumate, con le sue dita pesanti e calme.

64 Fra l'una e l'altra gamba di Fiammetta, che supina giacea, diritto venne; e quando le fu a par, l'abbracciò stretta, e sopra lei sin presso al si tenne. Cavalcò forte, e non andò a staffetta; che mai bestia mutar non gli convenne: che questa pare a lui che ben trotte, che scender non ne vuol per tutta notte.

La sera si recò a pregare presso la tomba di Ugo; la mattina vegnente vi fu trovata morta, distesa supina, le mani giunte, come esemplare all’artefice che doveva effigiarla sul sarcofago a lei preparato sotto la medesima vôlta.

Per alcuni giorni Giuliana vacillò tra la vita e la morte. La sua debolezza era tale che qualunque più lieve sforzo era seguito da un deliquio. Ella doveva mantenersi costantemente supina, in una immobilit

La lunghezza della catena non mi permette che di mettere il piede in terra dalla parte dell'anello e di rimanere, se non voglio scorticarmi, in una posizione supina. Il letto, per me, è una tortura. Fu lui che ci iniziò ai pasti dei peperoni, dei pomidori, dell'insalata di cipolle e di patate coll'aglio e di fagiolini tirati fuori dalla pasta del convento, quando la minestra era coi fagioli.

Ci ribelliamo alla supina ammirazione delle vecchie tele, delle vecchie statue, degli oggetti vecchi e all'entusiasmo per tutto ciò che è tarlato, sudicio, corroso dal tempo, e giudichiamo ingiusto, delittuoso, l'abituale disdegno per tutto ciò che è giovane, nuovo e palpitante di vita.

Mamma, mamma, non singhiozzare!... oh Signore! eccomi a te... sento mancarmi il respiro... mi si chiudono gli occhi! E ricadde sui guanciali, supina, immobile. Zelmira era morta. Tecla e Giaimo alzarono un grido disperato, e se il prete non li avesse rattenuti si sarebbero forsennati gettati sul corpo dell'amata, baciandolo per gli occhi, per la bocca, per tutto il volto.

In punta di piedi mi spinsi fino al memore cancelletto che tante volte aveva cigolato al mio passaggio, e chiamai: Susanna! E stetti ad aspettare, col collo teso, la faccia supina, nel silenzio, in preda a un affanno mortale. Susanna! replicai, spaventato dalla mia stessa voce che tremava forte. Ed aspettai, senza respiro, senza un'oncia di sangue nelle vene.