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Aggiornato: 17 luglio 2025


Gli spettacoli diversi dei quali eravamo successivamente stati testimoni nella notte stranamente impiegata, ci aveano singolarmente impressionati e come sbalorditi. Suonavano le quattro ed il giorno spuntava sopra Londra, dove, ad una latitudine di 52 gradi, il sole tramonta in estate quasi tanto tardi o sorge quasi tanto presto quanto a Pietroburgo. Avevamo bisogno d'aria, di luce.

Tutti si riunivano alla Gran Guardia, schierandosi sulla gradinata maggiore del palazzo della Signoria, dove giornalmente stava di servizio una compagnia di linea, circa 80 uomini fra ufficiali, sott'ufficiali e soldati. Alle ventiquattro precise, la Milizia si metteva in parata e gli strumenti suonavano.

Il vino nuovo dentro le botti Bolliva. "È strana cosa!" Rifletteva Martino, "Graziano e Lisa in tutto somigliano al mio vino! "Mentre di fuor fa freddo hanno il cuore che cuoce!" Una notte pioveva. Parea quasi una voce Di lamento, lo squillo delle poche campane Che suonavano l'ore nelle valli lontane. Il tocco era passato.

Suonavano le ore al campanile della parrocchia. Quello squillo argentino riportò ad un tratto la fanciulla al tempo della sua infanzia, quando c'era la mamma, ancora non erano fabbricati il villino in citt

Ma l'arzillo e amabile vecchietto fu interrotto mentre canticchiava dal fragore di una salva di cannoni, dallo scatenìo di tutte le campane di Firenze, che suonavano a distesa. Che cos'è? che cos'è? domandarono Roberto e Antonietta. Caspita! rispose il vecchio, balzando in piedi. E' il Granduca che arriva con la sua sposa... Evviva il Sovrano! disse, scuoprendosi il capo. Dobbiamo andare a vedere?

Questi preparativi?... Gli ho fatti per precauzione... però ho mandato a prendere ordini al quartier generale... O il tenente? Non l'ho veduto E tutti gli altri? Nemmeno per sogno! Frattanto le trombe della compagnia delle mitragliatrici, compagnia che aveva stanza poco distante da noi, suonavano a raccolta e poco dopo i soldati della medesima si muovevano in completa assetto di marcia.

Queste voci gli suonavano insistenti all'orecchio nelle profondit

La conversazione durò un pezzo e s'aggirò quasi sempre intorno al viaggio. Fu una lunga citazione di nomi di governatori, di provincie, di fiumi, di valli, di monti, di pianure, che avremmo trovato sul nostro cammino; nomi che mi suonavano all'orecchio come altrettante promesse di avvenimenti meravigliosi, e mettevano in gran moto la mia immaginazione. Che cos'era la Montagna rossa? Che avremmo veduto sulle sponde del Fiume delle Perle? Che omo doveva essere un governatore chiamato Figlio della cavalla? Il nostro Incaricato fece varie domande riguardo alle distanze, all'acqua, all'ombra. Sidi-Bargas aveva tutto sulla punta delle dita, e da questo lato bisogna riconoscere ch'era molto al di sopra di Visconti Venosta, il quale non sarebbe certo in grado di dire a un ambasciatore straniero quante sorgenti d'acqua pura e quanti gruppi d'alberi si trovano sulla strada da Napoli a Roma. Augurò infine un buon viaggio colla formola: La pace sia sulla vostra strada, e accompagnò l'Incaricato fin sull'uscio, stringendo la mano a tutti coll'apparenza d'una grande cordialit

Suonavano in quel mentre le nove del mattino; certo, Aloise era in casa; lo andar da lui tornava più agevole e più spedito dello scrivere. Rassettandosi in fretta per andar fuori, aperse l'uscio della camera; ma nella sala d'entrata s'imbattè in Maria che appunto veniva a chieder di lui. E la vostra colazione? diss'ella, notando come Lorenzo si fosse avviato all'uscio.

Dopo cinque o sei giorni, dacché eravamo arrivati, fummo rallegrati dai concenti più o meno armoniosi di trombe che suonavano marcie Italiane: era la legione Tanara, che veniva per fermarsi qualche giorno in citt

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