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Neppur tanto bisognava perché anche l'altro scendesse nel loro parere: onde navigando perduti, vinse il partito di dar corpo al feroce disegno, se ne andasse quel che volesse. Le terre superiori non erano da verun accattolico abitate, i Bormiesi avevano di che lagnarsi dei Grigioni . Doveva dunque la strage cominciarsi a Tirano, ove aggregati i manigoldi in casa del Venosta, coll'avidit

Dai traviati giovani di Milano io m'accomiatai colla seguente lettera ch'io inserisco come saggio di molte simili ch'io scrissi in quel tempo. Era indirizzata al Visconti Venosta, che non rispose: 5 aprile 1853.

Quei pochi che sono avvezzi non solo a censurare in un libro quel che vi è, ma a scoprire quel che vi manca troveranno che noi parlammo degli avvenimenti, ma poco degli uomini: e vorrebbero avessimo posto in prospettiva e in giuoco quei Robustelli, quei Guicciardi, quei Venosta che ordirono prima, tesserono poi la rivolta. D'ogni eroe, ma d'un rivoluzionario specialmente, la prima qualit

Segue il signor Visconti Venosta, il quale occupò degnamente le funzioni di segretaria di Farini nell'Emilia ed a Napoli. Oggi egli è membro del contenzioso diplomatico, comitato instituito dal conte di Cavour.

La conversazione durò un pezzo e s'aggirò quasi sempre intorno al viaggio. Fu una lunga citazione di nomi di governatori, di provincie, di fiumi, di valli, di monti, di pianure, che avremmo trovato sul nostro cammino; nomi che mi suonavano all'orecchio come altrettante promesse di avvenimenti meravigliosi, e mettevano in gran moto la mia immaginazione. Che cos'era la Montagna rossa? Che avremmo veduto sulle sponde del Fiume delle Perle? Che omo doveva essere un governatore chiamato Figlio della cavalla? Il nostro Incaricato fece varie domande riguardo alle distanze, all'acqua, all'ombra. Sidi-Bargas aveva tutto sulla punta delle dita, e da questo lato bisogna riconoscere ch'era molto al di sopra di Visconti Venosta, il quale non sarebbe certo in grado di dire a un ambasciatore straniero quante sorgenti d'acqua pura e quanti gruppi d'alberi si trovano sulla strada da Napoli a Roma. Augurò infine un buon viaggio colla formola: La pace sia sulla vostra strada, e accompagnò l'Incaricato fin sull'uscio, stringendo la mano a tutti coll'apparenza d'una grande cordialit

Minghetti e Visconti Venosta, che avevano stipulato la vergognosa convenzione di rinuncia a Roma, e Ricasoli, che vi mandava Tonello per trattative col papa al quale si pagavano gli interessi del debito pontificio, cadevano sotto la pubblica indignazione e la reggia doveva ricorrere al suo parafulmine affidando il governo a Rattazzi.

Ma come operare il gran fatto? Levarsi in arme, proponevano alcuni: intimare ai Grigioni di partirsi, ai nostrali di convertirsi alla fede; dar mano agli ispazzinanti della Rezia per abbattere la parte ereticale, e chiusi nei propri monti, respingere le armi che venissero per soggiogarli. Ma "No no (gridava il dottor Vincenzo Venosta), non è più tempo di mezzi consigli. Le ingiurie contro i principi non si cominciano per farsi a mezzo: chi trae contro i padroni la spada, getti il fodero, ponga speranza che nel proprio valore. Or che clemenza? che discorrere di diritto e non diritto, di pietoso o di crudele, quando si tratta di salvare la patria e la religione? Non sono costoro che uccisero Biagio Piatti ed il santo arciprete Nicolò? Che chiesero a morte i migliori di noi? Che congiurarono per iscannarci tutti inermi? Volti Iddio sovr'essi il loro consiglio, e si scannino fino ad uno quanti eretici dannati al demonio vivono in mezzo all'ovile di Cristo. Se noi li uccidiamo, se ne parler