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Ma come fu giunta dinanzi all'ara delle offerte, vide la carta di visita, fu questa che ebbe da lei le primizie della attenzione. Bel nome! diss'ella. Come siete armoniosi, voi altri italiani! Ma cattivi; soggiunse poscia, con piglio di fanciullesco dispetto.

Chi ha la mala abitudine di scrivere la notte, conosce certo a prova il supplizio dei suoni. O versi o prosa, quando egli smette di lavorare e cerca il sonno, sente la cadenza ritmica della strofa o del periodo, risonargli stucchevolmente nel cervello. Larve di strofe e di periodi, metri e frasi, senza parole e senza pensieri, contorni armoniosi vuoti di sostanza armonica, che ingombrano la mente e li spossano più che non faccia la cosciente attivit

Quantunque il senso dell'udito ci procuri minori sensazioni che quello della vista pure gli armoniosi suoni d'una voce graziosa di donna ci scendono sempre dolci al cuore.

Rosina cantava queste strofe, le quali con tutto il fuoco dell'animo virginale accompagnava con soave melodia sugli armoniosi tasti, quando, posato l'occhio sopra un mobile di mogano sul quale vedevasi un magnifico specchio, vi scôrse un oggetto che attrasse tutta la di lei attenzione deviandola dall'argomento del canto.

Quando la luna, cogli argentei raggi, traversava il fronzuto fogliame, Sant'Aubert restava ancora; e spesso si faceva portare, sotto quell'albero a lui caro, i latticini ed i frutti che componevano la sua cena. Allorchè la notte faceasi più cupa, l'usignuolo cantava, ed i di lui armoniosi accenti risvegliavangli nel fondo dell'anima una dolce malinconia.

Dopo cinque o sei giorni, dacché eravamo arrivati, fummo rallegrati dai concenti più o meno armoniosi di trombe che suonavano marcie Italiane: era la legione Tanara, che veniva per fermarsi qualche giorno in citt

Talvolta gli occhi soli seguivano macchinalmente i periodi armoniosi del gran dicitore romano, mentre lo spirito era altrove. Tal altra il pensiero dominante s'addormentava un tratto nel profondo, ma per rifarsi a punger più forte la sua vittima. E allora il libro si richiudeva, e Lorenzo Salvani rimaneva sopraffatto, istupidito dall'interna amarezza.

Altri cantori, sconosciuti di nome, ma fortemente commossi dal desiderio di celebrare le glorie nazionali, il puntiglio dell'onore, la lealtá, la opposizione magnanima de' loro concittadini alla violenza straniera, i fatti de' forti nelle tante battaglie contra i mori, ecc. ecc., servirono con alacritá spontanea alla voce dell'amor patrio ed all'entusiasmo del popolo, tessendo brevi racconti armoniosi di avventure guerriere o dando un lirico sfogo al sentimento dell'ammirazione.

Ho sempre ammirato il genio, sotto qualunque forma si mostri, e le opere della fantasia altrui hanno sempre potentemente eccitata la mia. Egli era felice, si vedeva, di aver trovato qualcuno che lo capisse davvero, e parlò delle sue più intime cose con un abbandono che forse stupiva lui medesimo. La confidenza ch'era nata così spontaneamente fra due che per natura erano tutt'altro che espansivi, doveva certo essere cagionata da una segreta e quasi magnetica simpatia. Egli si riscaldava sempre più parlando, ed io lo ascoltava con un interesse sempre crescente, finchè uscendo anch'io dalla mia riserva abituale, gli confessai quanta ammirazione il suo ingegno destasse in me, e quanta speranza io avessi ch'egli si acquisterebbe un posto imperituro nella storia dell'arte. I suoi occhi brillavano d'entusiasmo mentre io gli diceva queste parole d'incoraggiamento. Egli si accese sempre più, mi disse dei versi, ch'erano pieni, armoniosi, possenti. Poi mi narrò i suoi progetti; mi espose la tela d'un romanzo che aveva intenzione di scrivere; mi parve ricca di nuovi effetti e lo esortai ad incominciarlo prontamente. Parlando di argomenti mi raccontò come egli avesse anche un gusto speciale per i soggetti poco comuni, stravaganti, hoffmanneschi. Fra gli altri me ne raccontò uno che non aveva ancora tentato di scrivere, e che forse non tenterebbe mai, essendo difficilissimo, ma che da moltissimo tempo gli frullava nel capo. Era infatti molto strano e di una difficolt

Se il sole sorgeva splendido di dietro le isole Orknei; se le alte cime dei Gramplans, il Ben Mac Dhui, il Cairngorn, il Brocriach... scintillavano sotto il riverbero del sole che fondeva lentamente gli strati di ghiaccio; se gli uccelli gorgheggiavano dei loro piccoli affari di famiglia; se il fiore apriva il suo calice per aspirare la brezza e la luce; se gli alberi ondulavano soavemente sotto i fuochi del sole al tramonto; se i paesaggi del Ben Lewis, del Ben Lomond, del Ben Nevis, del Cruachan si sviluppavano rapidi, profondi, incantevoli, viventi, armoniosi di tinte e di forma... ratto, Sergio e Regina s'invitavano scambiavolmente a quelle feste della natura.