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Aggiornato: 29 giugno 2025


Mentre i due antagonisti si sfidavano collo sguardo, il commissario di polizia entrò nella stanza, e inchinandosi rispettosamente, presentò al conte una lettera. Lo scritto era umido ancora... i caratteri eran quelli della contessa di Karolystria. Livido dallo stupore, il conte leggeva battendo i denti. «Uomo brutale,

Quasi mezzanotte. Il fuoco si covriva di cenere, nel caminetto; la stecca che sfogliava i libri era caduta dalle mani di Paolo, a terra; non un rumore saliva dalla deserta via di Costantinopoli, dove egli abitava; non un rumore nella sua stanza. L'ampio paralume concentrava la luce in un cerchio presso la gran poltrona dove egli giaceva sdraiato; e il resto della stanza era in penombra.

Muzio, indispettito che tanto baccano avesse luogo vicino ad una morente, passò in quella stanza, e contemplò il miserando spettacolo del gesuita, che si stracciava le vesti, e batteva il capo contro le pareti, per cui, strappate le fasciature del viso, trovavasi tutto insanguinato. Egli era diventato pazzo furibondo, e con fatica fu legato, per essere condotto al manicomio.

Venuto l’inverno la famiglia raccolta passava le sere nel salotto, ciarlando, giuocando alle carte e leggendo, la bambina dormiva tranquillamente nella sua cunetta di vimini, perchè la madre voleva tenersela sotto gli occhi fino all’ora di andare a letto, e allora se la portava in braccio, nella stanza, e la metteva nel suo letticino senza svegliarla.

Entrarono salirono al secondo piano si diressero verso la stanza segnata col numero 74.

E tutta questa festa di verde veniva sbattuta dal riflesso del lago, che faceva luminello sulle pareti della stanza.

Il solo che non avesse alterato la figura era il sacerdote. Gli altri pareva che fossero stati in un'altra stanza a truccarsi o a cambiarsi la testa. Gustavo Chiesi, grasso e grosso, aveva del frate Melitone. Il buon Suzzani che si chiamava, con compiacenza, «compagno di Carlo Marx» aveva assunta l'aria d'un abatino pieno di modestia.

E così favellando entrò nell'altra stanza. Il giorno successivo il carbonaio si presentò alla medesima ora, e venne con isquisita urbanit

Antonio entra nella stanza di Giacomino. Giacomino lo sbircia. Svelto come uno scoiattolo, ha presentito la caccia e la tempesta. Cerca di fuggire, ma la porta è chiusa. Caccia, nella stanza, all'uomo, anzi a Giacomino! Giacomino salta sul letto, s'appiatta, s'arrampica. Ma il terrore di quell'uomo che non ha mai visto così adirato, paralizza la velocit

Il tappeto della stanza era bianco e azzurro: le pareti coperte di damasco rosso, a filettature d'oro: sul soffitto era dipinta un'allegrissima scena, a colori delicati; una Venere, splendente di venust

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