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Aggiornato: 1 maggio 2025
Tra Maestri, Deputati di piazza, loro Esposti, Contestabili, «Maestri di mondezza», non giungono ancora a dugento, numero legale «per conchiudersi il Consiglio»; ma v’è la banda del Senato: e con essa il numero è raggiunto. Ed ecco farsi innanzi, come in simili congiunture, servitori con vassoi gremiti di sorbetti, e passarli a tutti i presenti.
La nostra è di fontana, e l'appanna il vetro come i sorbetti. Io preferisco due dita d'acqua rossa, perchè son vecchio, e il vino, con sua licenza, è il latte dei vecchi. Mariangela, andate ad empir la brocca alla fontana del Coppo! No, vado io, disse la Maddalena che gi
Le modiste da oltre una settimana lavoravano a furia, i sarti si affaticavano volentieri inquantochè a quell'epoca erano sicuri di esser pagati dagli avventori non con parole, come sento dire che avvenga oggi, ma con buoni francesconi. I caffè ed in specie quello Del Greco preparavano i sorbetti, le limonate, i punch, l'acque d'anici, di finocchio e di cedro.
Fate com'io fo; ridete in un cantuccio, e con una scrollatina di capo, dite: Fralezze umane! I due sconosciuti passarono dietro le spalle d'alcuni servitori, sopravvenuti in quel punto ad apportar sorbetti e rinfreschi; infilarono le porte del sontuoso appartamento, e uscirono umili e pedestri, insalutati perfino dal guardaportone.
I primi alla rassegna erano giunti certi cagnotti parigin diserti, ch'aveano in cento vizi i ben consunti; e van per case, e gli occhi han ben aperti, per condannar gli addobbi e tutti i punti dell'apparecchio, e per farsi ben certi che ci fosse abbondanza di confetti, di caffè, cioccolato e di sorbetti.
Carolina avrebbe dovuto senz’altro smettere; ma non ismise, e la minaccia della sua indignazione fu una scena appesa: appesa, come per far comprendere che le acque dolci diacce, i sorbetti, le carapegne non eran poi roba da rifiutare; e che se la visita si prolungava troppo, a certa ora, tanto lei quanto gli augusti marmocchi avrebbero avuto bisogno di un ristoro, che con parola propria chiameremo cena.
La lunga tavola era tutta occupata da piatti colmi di pasticcini e di dolci; due grandi samovar d'argento fumavano, e da un'enorme zuppiera un servo scodellava nelle tazze il punch freddo, mentre altri versavano lo sciampagna gelido dalle caraffe di cristallo e distribuivano i sorbetti rosei e bianchi.
In estate i bagni si gremivano; le bellissime donne di Giuda corrompevano con un’occhiata la giustizia dei governatori latini, carichi d’anelli e di collane trafugate nei saccheggi. Ogni tanto veniva la notizia d’una lontana vittoria di Cesare; i banchieri ed i commercianti s’impensierivano, pensando all’imminenza di nuovi balzelli. Nelle affollate gelaterie, su tavolini di giunco flessibile, si consumavano chiacchierando sciroppi e sorbetti simili a neve profumata, che gli schiavi apprestavano entro scorze di lucenti melagrane; sottovoce si deridevan le pessime abbigliature, i movimenti scomposti, ma sopra tutto le grosse mani ed i piedi plebei che avevan le mogli de’ funzionari cesárei; si parlava di Roma come d’una immensa citt
Tanto abuso di sorbetti richiama a quello della acqua gelata nella stagione calda. Come senza di essa non si sarebbe saputo dare un passo in citt
⁴⁶⁰ La festa, principiata di sera, finì il dimani a 12 ore, con una colazione profusissima, degna della profusissima cena della notte e delle continue portate di sorbetti, liquori e vini forestieri. La immensa terrazza dal lato del mare era convertita in galleria coperta.
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