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L’Ab. Richard de Saint-Non, giunto a Palermo coi suoi amici artisti il 2 Luglio 1778, trovò le locande affollate di forestieri venuti a vedere le imminenti feste di S. Rosalia. «Noi, egli dice, non potemmo alloggiare l

Vale meglio buttarli con una donna! Se ne buttano meno e se ne sa meglio il perchè. Un gruppo di signori forestieri usciva a piedi da un grande albergo nella sera fresca. Egli s'incamminò dietro loro per rientrare nelle strade più affollate ad affogarvi in qualche modo quelle tre ore, che gli restavano. Adesso il sangue gli ferveva.

Tutte queste domande si erano affollate nel cervello di Sappia nel breve spazio di tempo, che scorse fra l'esclamazione di Enrico e quella che egli fu obbligato di rispondergli, per non metterlo in sospetto. Te l'avevo pur detto di guardarti! sclamò Sappia. Ora spiegati. Enrico gli raccontò tutto sinceramente. Ma chi è costui che va da lei di notte? domandò il Sappia con finta indifferenza.

La sala Ducale e la sala Regia erano affollate di gente di minor conto; monache, educande borghesi, frati, cui non era concesso altro che lo spettacolo di veder passare o ripassare la corte papale, e coloro che erano ammessi alla cappella Sistina, il luogo sacrato dalla grande mente del Buonarroti.

Ridevano le monache in sagrestia dietro la grata, affollate per vedere il nuovo servitore del cappellano; ma l'Abadessa gli fece prendere una tazza di caffè coi biscottini, e il signor Decano, per quella volta soltanto, permise ch'egli godesse del regalo su lo stesso tavolino ma in piedi, discretamente discosto.

Sotto, il Tamigi larghissimo; da un lato bastimenti a perdita d'occhio, dall'altro una successione di ponti giganteschi; lungo le due rive, vicino al ponte, case robuste e nere, come vecchie fortezze, affollate disordinatamente, e pendenti a filo sull'acqua. Un po' più oltre, grandi moli di edifizi d'aspetto sinistro, smisurate tettoie a vôlta di stazioni di strada ferrata, lunghe linee diritte come d'enormi bastioni; e di l

E frattanto, le creature umane poco vestite, anzi punto vestite, a cui aveva accennato Cosma, dov’erano? Sulla riva, affollate, al primo apparir delle navi, di quei mostri ignoti, che fendevano coi negri corpi le onde marine, spiegando in aria lunghissime ali di cigno. Ma ben presto avevano veduto ripiegarsi quelle ali, i mostri fermarsi a mezzo il loro cammino, cavandosi dal seno due mostricini per ciascheduno, e quei mostricini affrettarsi alla spiaggia. Tanto era bastato perchè quelle povere creature umane si allontanassero in fretta dalla spiaggia, andando a nascondersi nelle vicine boscaglie. Da principio non avevano ardito neanche di ricogliere il fiato, tanta era la furia del correre in salvo; poi, dalla vetta di un palmizio su cui qualcheduno dei più audaci si era arrampicato, giungeva l’annunzio che i piccoli mostri toccavano terra, balzandone fuori uomini stranamente fatti, coperti di vivi colori, e taluni di essi con la persona vestita di squamma lucente alla guisa dei pesci. Quegli uomini strani si erano fermati, non mostravano intenzione d’inseguire i poveri abitanti dell’isola. I piccoli mostri si erano allontanati dalla riva, per ritornarsene l

Le anticamere dell'appartamento del Lautrec s'erano intanto affollate di ufficiali dell'esercito accorsi alla notizia che la moglie del Palavicino era entrata nella sala d'armi per tentar di parlare al governatore.

Fu un gran trionfo per Cardello. Da principio le molte teste di monache e di educande affollate dietro le cinque grate del parlatorio, e che ridevano anticipatamente soltanto a vederlo in mezzo al grande stanzone, infagottato in quell'abito che gli scendeva fin sotto le ginocchia, ritto, in attesa di cominciare la rappresentazione, lo avevano intimidito. Ma la vanit

Allora egli, come se avesse rotto l'incantesimo che lo teneva prostrato, si alzò e di scatto buttando in terra la pelliccia e avvicinatosi alla scrivania prese a scrivere, tracciando febbrilmente sulla carta tutti i pensieri, tutte le frasi supplichevoli di oblio e di perdono, che gli si erano affollate alla mente in quelle ore d'inerzia.