United States or Lebanon ? Vote for the TOP Country of the Week !


Anna agonizzava. Sostenuta da due suore, udì le preghiere, udì l’annunzio; e forse in un’ultima illusione travide l’Apostolo veniente, poichè nella faccia cava le passò quasi un sorriso di gaudio.

Essi, purtroppo, non compresero; però si rivolsero alla possente genitrice, per assaporare le delizie di una larga torta istoriata con arabeschi d’amarene. In quel frattempo scoversi nel periodico l’annunzio d’un Circo de gallos, titolo stampato in carattere minuto sotto i resoconti ed il programma d’un Fronton de pelota.

In quel tempo giunse alla villa Bonifazio l’annunzio del prossimo matrimonio del cugino Alessandro, che aveva lasciato il servizio nell’esercito per prender moglie, e invitava a nozze i cugini. «L’esempio della vostra vita tranquilla mi ha spinto a questo passo, egli scriveva, e l’esperienza del mondo mi ha persuaso che se vi sono dei giorni felici non si possono raggiungere che nella intimit

Sanguinoso esce de la trista selva; lasciala tal, che di qui a mille anni ne lo stato primaio non si rinselva». Com’ a l’annunzio di dogliosi danni si turba il viso di colui ch’ascolta, da qual che parte il periglio l’assanni, così vid’ io l’altr’ anima, che volta stava a udir, turbarsi e farsi trista, poi ch’ebbe la parola a raccolta.

Gli mostrava quel popolo buono, ameno, bizzarro, quei ruvidi pescatori figli del mare, quelle donnette goldoniane, quelle gondole uniformi, quelle voci di venditori ambulanti che cantavano l’annunzio della loro merce, vantando i bei cavoli, le belle frutta, i canestrini del pesce fresco e delle ostriche.

Quale straordinaria impressione avesse prodotto nell’animo del capitan Vergiolesi l’annunzio di guerra recatogli dal De Reali può solo immaginarlo colui che, posto mente alle turbinose vicende dell’italiane repubbliche, e fra queste alla pistoiese, dovr

Sanguinoso esce de la trista selva; lasciala tal, che di qui a mille anni ne lo stato primaio non si rinselva». Com’ a l’annunzio di dogliosi danni si turba il viso di colui ch’ascolta, da qual che parte il periglio l’assanni, così vid’ io l’altr’ anima, che volta stava a udir, turbarsi e farsi trista, poi ch’ebbe la parola a raccolta.

Erano privi da qualche giorno di notizie della villa, quando giunse inaspettata una lettera del maestro Zecchini, il quale non scriveva che nelle grandi occasioni. Ruppero prontamente la busta per vedere che cosa c’era di nuovo, e cominciarono a leggere una lunga filastrocca che preparava l’annunzio d’una nuova disgrazia.

E infatti era vero; quando ricevettero in Brianza l’annunzio del prossimo matrimonio di Maria, i gentili cugini offersero subito la loro casa agli sposi, domandando come un favore che volessero passarvi i primi giorni delle nozze.

Ne diedero subito l’annunzio funebre alla famiglia, e ricevettero le più affettuose condoglianze, e un cassetto contenente i più bei fiori del giardino, raccolti e spediti da Maria per ornare di belle ghirlande la candida bara della morticina.